Il nome di Iannuzzi raccoglie consensi

Il deputato del Pd frena e si affretta a dire che sta bene a Montecitorio Ma nel partito e su Facebook in tanti gli consigliano di non indugiare

SALERNO. Il parlamentare Tino Iannuzzi prova a smorzare il clamore suscitato da una sua possibile candidatura a sindaco di Salerno. «Una nuova fotografia non rappresenta affatto un mutamento del mio percorso politico», ha scritto in una nota stampa il diretto interessato commentando la sua foto Facebook che lo immortala con lo stemma del Comune di Salerno. «Sono ed intendo restare con orgoglio a rappresentare Salerno e la nostra provincia in Parlamento», ha spiegato, per poi concludere: «Può una innocente fotografia dare adito a tutto questo?».

In realtà chi conosce bene il deputato salernitano è convinto che quella immagine non è stata pubblicata per caso, ma per lanciare un messaggio ben preciso. D’altronde in tanti, sul social, l’hanno interpretata come una discesa in campo. Apprezzamenti sono stati espressi dalla consigliera comunale Paky Memoli, dal dirigente del Pd Roberto Brusa, dal candidato sindaco Giuseppe Lanzara e poi ancora da Mimmo Volpe, Teresa Armato, Vincenzo Servalli, Gianfranco Valiante, Mariarosaria Vitiello, Annamaria Carloni.

Ed anche i commenti postati su Facebook lasciano intendere che diversi hanno interpretato quella foto come quasi un annuncio ufficiale. «Ti vedo bene come sindaco di Salerno», scrive ad esempio Damiano Cardiello. «Potresti anche fare un pensierino per la fascia tricolore o pensi di lanciare un vecchio amico cattolico di cordata», aggiunge Alfonso Stanco mentre Gerardo Iuliano gli suggerisce «Faccelo un pensierino» perché, come sottolinea Tonino Scala, «sarebbe una giusta, bella e gratificante pagina politica».

In realtà, nonostante la smentita ufficiale, sembra che il parlamentare abbia davvero accarezzato la possibilità di una discesa in campo. Tra le ragioni che lo spingono verso questa scelta anche il fatto che questa sarebbe la sua ultima legislatura (dato che ha avuto già la proroga dal Pd per questa volta). Inoltre, ha buoni rapporti con De Luca e la sua corrente (ieri a Palazzo di Città in molti plaudevano a una tale possibilità) oltre che con l’area più propriamente popolare.

Insomma rappresenterebbe una figura terza in grado di accontentare tutti. Secondo indiscrezioni, l’unico elemento che non lo ha fatto partire in quarta è l’incertezza in merito alla candidatura di De Luca alle prossime Regionali. Infatti, se l’ex sindaco dovesse avere ragione sulle resistenze del Pd, la sua personale ambizione diventerebbe molto più realistica. Discorso diverso se questo non dovesse accadere. Infatti, Iannuzzi non vuole rompere con De Luca e non avrebbe il coraggio di schierarsi apertamente contro il suo candidato, come invece sarebbero pronti a fare i rappresentanti dell’area popolare.

A quel punto gli ex Margherita dovrebbero puntare su un altro nome. Sembra scartata l’ipotesi di un politico (sul territorio comunale non ci sono esponenti di spicco e l’unica alternativa in tal senso, ovvero Alfonso Andria, non è ben vista). Si dovrebbe pensare al nome di un esterno, magari un noto imprenditore. Su questo versante si starebbero valutando delle figure, ma tutto resta top secret. L’unico dato certo è che in pole position ci sarebbe Tino Iannuzzi.

Intanto, cresce la lista dei possibili candidati a sindaco di Salerno per il centrosinistra. Sembra che alcuni esponenti del Pd vicini al “sindaco emerito” gli abbiano suggerito di puntare su una figura esterna, legata all’Amministrazione ma non con un passato di attivismo politico. Tra i nomi saltati fuori nel corso del colloquio ci sarebbe stato quello di Matteo Picardi, direttore di Salerno Energia holding. Ma col tempo altre proposte saliranno agli onori della cronaca.

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