LA MISSIONE

Il Natale "blindato" in Libano dei militari salernitani VIDEO

Il racconto e le foto della giornata della vigilia vissuta dai nostri uomini impegnati nell'operazione di pace e della santa messa celebrata nella cappella allestita all'interno della tendostruttura di Shama

Il Natale lontano da casa è sempre un po’ triste. Soprattutto con addosso una divisa in una delle zone più rischiose al mondo. Sono circa seicento i militari salernitani attualmente impegnati nella delicata missione di pace in Libano, tra la pericolosa blu line (al confine con Israele) e l’incubo dell’Isis che avanza dal nord del Paese. Per loro è un Natale blindato, tra pattuglie e servizi di appostamento ma anche tra attività di beneficenza e di solidarietà. Ieri pomeriggio i soldati salernitani, comandanti dal colonnello Angelo Malizia, hanno consegnato giocattoli e materiale didattico nel minuscolo villaggio di Alma As Sha’b. “Abbiamo semplicemente regalato un po’ di allegria a centinaia di bambini libanesi – ha spiegato il colonnello Malizia – è bello trascorrere il Natale aiutando chi ha bisogno di noi”.

VIDEO Gli auguri di Brumotti

Malizia ha brindato con le autorità locali, ha abbracciato i bambini e rassicurato le loro famiglie. “Siamo qui per aiutarvi – ha dichiarato l’alto ufficiale – in questo momento siete la nostra famiglia”. Commoventi anche le parole del cappellano militare don Pasquale Moscarelli che ieri sera ha celebrato la Santa Messa nella cappella della base “Millevoi” di Shama. Il sacerdote ha ringraziato i soldati “per la profonda umanità e fratellanza con cui assolvono ogni giorno il proprio dovere di soldati di pace” e ha incitato i militari “a continuare questa delicata missione per il bene della popolazione libanese”.

VIDEO Il Natale dei militari in Libano

Nella cappella, allestita in una tensostruttura, hanno partecipato all’eucarestia centinaia di uomini e donne dell’Esercito che per l’occasione hanno realizzato un bellissimo presepe ed organizzato un concerto di canzoni natalizie. “Lontano dalla famiglia è dura – spiega la giovanissima Giuseppina Di Benedetto, caporale maggiore di Montano Antilia - ma stringiamo i denti e speriamo di tornare presto a casa”. Così anche per il capitano salernitano Domenico Avella che non vede l’ora di riabbracciare la propria famiglia ed in particolar modo il figlio Andrew che presta servizio in Gran Bretagna nelle file dell’Esercito Inglese. “Non è la prima volta che trascorro in Natale lontano da casa ma, purtroppo, non si ci abitua mai”.

Lontano da casa anche il caporal maggiore capo Paolo Esposito di Salerno che oggi per gli auguri alla moglie si affiderà a internet. “Non è la stessa cosa – racconta Paolo – ma skipe aiuta molto a restare in contatto con i propri cari e quindi ad affrontare la missione con maggiore tranquillità”. “Ci manca tantissimo la famiglia – raccontano invece Dario Principe e Agostino Palma, entrambi caporal maggiori delle Guide di Salerno - ma siamo orgogliosi del nostro lavoro. Queste popolazioni hanno tanto bisogno di noi”. Non vede l’ora di tornare nella sua Palinuro anche il caporal maggiore Emanuela D’Angelo: “La missione è particolarmente entusiasmante, l’aiutare tanti bambini ci da la forza di andare avanti”. E da domani, infatti, riprenderanno le attività di routine con la speranza che sia davvero un giorno migliore. Vincenzo Rubano