«Il motorino? Costretto a lasciarlo nel garage»

Per assicurare un “cinquantino” ci vogliono oltre mille euro l’anno Nel mirino degli utenti così finiscono i costi delle agenzie in tutto l’Agro

A finire sotto accusa, manco a dirlo, gli assicuratori. E con loro periti e legali. E’ questo il filo conduttore del vivace dibattito sollevato dai dati di un accertamento disposto dalle maggiori compagnie di assicurazioni nell’Agro nocerino-sarnese.

Screening che, pur non reso pubblico, racconterebbe di un mezzo a due ruote ogni due scoperto di assicurazione. Oltre che di tagliandi assicurativi fasulli o “appezzottati”. Anche mille e duecento euro per assicurare un motorino. L’esperienza di chi - pur avendo comprato un motorino, ha dovuto giocoforza decidere di lasciarlo in garage. «Ho 54 anni - racconta Gioacchino Consagno, fratello del celebre giocatore di biliardo di Nocera Inferiore - ho la patente da non so più neanche io quanti anni, ho l’auto da 34 o 35 anni. E credo di aver fatto in tutto uno o due incidenti. Quindi, sono tutt’altro che un soggetto poco affidabile. Né tantomeno ha fatto mai lettere fasulle (per certificare incidenti mai avvenuti ed ottenere il risarcimento assicurativi, ndr).

Continua: «Abito a Piedimonte e, per percorrere un paio di chilometri da lì al centro, ho deciso di acquistare un motorino, un cosiddetto cinquantino. Per assicurarlo mi hanno chiesto da un minimo di 950 euro ad un massimo di mille e duecento euro. Dicono a causa della zona ad alto rischio incidenti. Ma cosa posso farci io se sono nato qui e non altrove. Mi vergogno quando, parlando con amici e parenti che vivono in altre parti d’Italia sento parlare di motorino assicurati per le modeste cifre di 150, 200 euro. Allora preferisco tacere».

E il cinquantino ?. «Resta in garage - spiega Consagno - anche perché la spesa mi sembrerebbe un’autentica offesa per chi vive con uno stipendio mensile di mille e duecento euro. Senza tener conto di chi vorrebbe poter viaggiare sulle due ruote proprio per risparmiate sui costi del carburante. In un caso addirittura, quando sono andato in una certa agenzia per avere un preventivo, mi hanno prima chiesto che lavoro facessi. Mi sono alzato e me ne sono andato. Mi dispiace dirlo, ma è tutta colpa di assicuratori, avvocati e periti».

Di prezzi esorbitanti praticati «dalle assicurazioni nel territorio» parla anche Pietro Contaldi che, in una nota sull’argomento, scrive: «Anziché chiedere l’intervento delle forze dell’ordine per controllare chi non espone l’assicurazione, io chiederei, invece, che le assicurazioni comincino a praticare una sola tariffa a livello nazionale. Il giovane salernitano che vuole acquistare un motorino non deve essere trattato come persona che ha provocato chissà quanti incidenti solo perché la casistica condanna la sua zona di nascita».

Patrizia Sereno

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