Vaticano

LO SCANDALO

Il monsignore salernitano tra sesso, droga e Vaticano

Festini a luci rosse in un appartamento di lusso: allontanato dalla Santa Sede

Un nuovo scandalo si abbatte sulla Chiesa. Gli uomini della Gendarmeria vaticana, in un blitz interno, hanno scoperto che in un appartamento nel Palazzo dell'ex Sant'Uffizio si stava svolgendo un festino gay a base di droga e alcool. Per questo motivo un monsignore, originario della Costiera Amalfitana, che svolge mansioni di segretario di un importante porporato a capo di un dicastero della Curia romana, è stato fermato e allontanato per disintossicarsi in una località non comunicata. Nell'appartamento di cui il monsignore era inquilino si consumavano festini a luci rosse a base di droga e alcool. In Vaticano, tutto è passato in silenzio ma pare che più volte qualcuno si sia lamentato per un continuo via vai dal portone di ingresso durante l’orario notturno. Ma non sarebbe finita qui, almeno secondo ciò che è trapelato: l'appartamento nel quale è stato effettuato il blitz della Gendarmeria (anche questa è una notizia, visto che solo con Ratzinger prima e con Bergoglio poi si è iniziato a verificare il comportamento dei prelati nello Stato Vaticano) e che il monsignore abitava intrattenendo i festini a luci rosse, non doveva essere assegnato a chi ha il suo grado, ma doveva essere destinato a superiori, ovvero prefetti, presidenti o segretari della Curia romana.