Il mito della Lambretta rivive in un museo dedicato agli amatori

Il club di Capaccio Scalo rende omaggio allo storico veicolo Cimeli, accessori e ricordi in mostra dal 6 gennaio

di Fiorella Loffredo

N. el giorno dell’Epifania, in occasione dell'anniversario della storica festa della “Befana del Vigile”, verrà inaugurato a Capaccio Scalo, presso la sede del “Lambretta Club Campania” in via Propuzi, il museo “Lambretta Club Salerno”, un luogo interamente dedicato agli amanti - e sono tanti in provincia di Salerno - del famoso veicolo.

Nato da un’idea dell’ingegner Gianpiero Cola - che già alla fine degli anni Novanta ha cominciato a collezionare pezzi d'epoca, modelli della produzione Innocenti, documenti dell'archivio storico della commissionaria Innocenti di Guido Iannone di Salerno, vari accessori, immagini del raduno nazionale svoltosi nel 1960 sempre a Salerno e tanti altri cimeli - il museo “Lambretta Club Salerno” intende proporre al pubblico un viaggio nel passato, attraverso gli oltre cinquanta anni di storia del veicolo che ha fatto innamorare milioni di italiani. Il museo sarà dedicato allo storico lambrettista capaccese Emilio Quaglia e al suo interno si potranno ammirare pezzi d’epoca - tre lambrette datate 1947 - oltre a circa cinquanta veicoli prodotti dalla Innocenti fino alla fine degli anni Settanta.

«Agli inizi del Duemila - racconta l’ingegnere Cola, presidente del Lambretta Club Campania e vicepresidente del movimento nazionale - si stava perdendo tutto il patrimonio storico e culturale della lambretta in provincia di Salerno. Poi, grazie alla forte passione di un gruppo di amici, siamo riusciti a recuperare una buona parte di quel patrimonio e promuovere anche il suo restauro».

Il viaggio all'interno del museo, visitabile gratuitamente solamente la domenica su prenotazione (info sul sito www.lambrettaclubcampania.it), è reso ancora più affascinante dalla presenza di trofei, medaglie ed accessori, tra i quali diversi caschi d'epoca. «Attraverso questo piccolo museo - conclude l'ingegnere - voglio far rivivere questa sfrenata passione per la lambretta ripercorrendo la sua storia vissuta in provincia di Salerno: dalle concessionarie del ragioner D'Avossa all'archivio della commissionaria Innocenti».

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