«Il ministro non ha rispetto per la Piana» 

La sindaca Francese replica a Galletti sul compostaggio. Accuse anche a Cariello per un’intervista a favore del sito

«Avrà ascoltato solo De Luca e Bonavitacola». La sindaca sfida il ministro dell’ambiente, mentre i consiglieri restituiscono lo schiaffo all’amministrazione ebolitana. Battipaglia resta da sola a lottare contro il pattume in città. «Siamo esterrefatti dalle parole di Gian Luca Galletti», dice Cecilia Francese all’indomani degli Stati generali dell’ambiente a Coperchia di Pellezzano: durante la manifestazione, moderata dal battipagliese Vincenzo Inverso, Galletti aveva dichiarato che l’impianto di compostaggio nel centro tmb è necessario e che i malumori sono figli d’una comunicazione che non funziona, visto che la struttura, a suo dire, mira a ridurre i quantitativi di immondizia. «Il ministro - commenta stizzita la sindaca - non ha compreso le ragioni della protesta e dimostra poca attenzione e scarso rispetto nei confronti della Piana del Sele».
La Francese spiega che Battipaglia non è contraria all’impianto di compostaggio, ma «al fatto che se ne aggiunga un secondo a quello di Eboli e all’aumento della capacità complessiva dello Stir». E si fa interprete dei suoi cittadini, degli imprenditori locali e delle istituzioni comunali inascoltate, «visto che Galletti avrà sentito solo le parole di De Luca e del suo vice Bonavitacola».
Il ministro ha tirato in ballo pure il protocollo d’intesa del 2002, sottoscritto dall’allora sindaco Alfredo Liguori e dal commissario all’emergenza rifiuti Antonio Bassolino, ammettendo che qualcosa non è andata per il verso giusto e proponendo di aggiornare l’accordo e ripartire. E la sindaca ribatte: «Galletti cita la convenzione che il governo intende clamorosamente violare, ma si crea un pericolosissimo precedente e il ministro, che lo avalla, non dice ai battipagliesi e ai cittadini del Sele che dovrebbero fidarsi di un aggiornamento che il prossimo governo potrebbe così già disconoscere».
Fuoco incrociato pure su Massimo Cariello: in un’intervista al TgR Rai, il sindaco ebolitano aveva difeso la scelta regionale di realizzare un impianto di compostaggio all’interno del vecchio Stir. «Durante la riunione del civico consesso a Eboli aveva detto cose diverse», dice il consigliere d’opposizione Renato Vicinanza, che denuncia una «presa in giro» e sorridendo dice: «Feci bene a non andare con la delegazione battipagliese». Dello stesso avviso Alessio Cairone, che nel parlamentino siede accanto a Vicinanza: «Devo essermi perso qualche passaggio, ma ne approfitto per urlare a gran voce il mio no». Critici pure i consiglieri di maggioranza, con Pino Bovi che tuona contro «chi indica l’albero e non la foresta», perché «se continuiamo a rincorrere l’argomento compostaggio, perdiamo di vista la vera questione, che riguarda il futuro della Piana vessata da un carico enorme di rifiuti».
Carmine Landi
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