Il ministro messo nei guai dal dirigente salernitano

Felice Pisapia è il grande accusatore del ministro Nunzia De Girolamo

È salernitano il grande accusatore del ministro Nunzia De Girolamo, quel Felice Pisapia (indagato) dirigente sanitario dell’Asl di Benevento, che avrebbe registrato di nascosto alcune riunioni private avvenute in casa del padre dell’esponente di Governo nell’estate del 2012, quando lei era una semplice parlamentare, facendo scoppiare un vero e proprio scandalo nella sanità beneventana.

Ma non solo, sempre Pisapia avrebbe registrato un altro incontro tenutosi stavolta in un agriturismo. A rivelarlo è stato “Il fatto quotidiano”. L’avvocato Papa era arrabbiato con Pisapia perchè non gli aveva portato nella sua casa di Palinuro il capitolato di gara come richiesto. Al pm Pisapia ha raccontato: «Dovevo consegnare personalmente copia del capitolato da predisporre all’avvocato Papa a Palinuro. Poi l’avvocato avrebbe operato le modifiche e lo avrebbe restituito per me all’Asl. Ma non andai e non è mai avvenuto».

Intanto Pisapia è sottoposto all’obbligo di dimora proprio a Salerno. E il suo legale, l’avvocato Vincenzo Regardi, ha avanzato al Riesame di Napoli, dove si discute oggi, la revoca della misura cautelare.

Sul fronte politico ci sono alcune novità che riguardano la possibile presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti del ministro. Nei giorni scorsi si era detto che la deputata salernitana Mara Carfagna era pronta a sottoscrivere il documento nel caso i grillini avessero deciso di presentarlo, poi la smentita.

«È giunto il momento di porre un argine a questo stillicidio di insinuazioni e sottintesi basati assolutamente sul nulla - ha commentato la portavoce dell’ex ministro - L’onorevole Carfagna non ha in alcun modo avanzato l’ipotesi di sostenere una mozione di sfiducia nei confronti del ministro De Girolamo. Semmai ha sottolineato come una decisione simile non possa che essere presa dagli organi parlamentari e di partito competenti. Ogni altra interpretazione - ha concluso - non può che essere considerata come la specifica volontà di sollevare delle sterili polemiche che non aiutano il ministro, né sono intese dai nostri elettori».

Una precisazione giunta dopo il duro attacco giunto da alcuni esponenti di Nuovo centrodestra alla notizia che la rappresentante di Fi stesse prendendo in considerazione questa idea. D’altra parte, già diversi parlamentari di Forza Italia avevano dichiarato che non avrebbero firmato nessuna sfiducia nei confronti del rappresentante di governo.