Il ministro Anna Maria Bernini con patron Claudio Gubitosi

L'INCONTRO

Il ministro Anna Maria Bernini al Giffoni Film Festival: «Ragazzi, siete il futuro»

Accolta da patron Gubitosi ha parlato di università, diritto allo studio e aborto

GIFFONI VALLE PIANA - Dall'università al diritto allo studio, dall'housing studentesco all'aborto. Sono i temi discussi da Anna Maria Bernini, ministro della Ricerca e dell’Università, che questa mattina ha partecipato al Giffoni Film Festival. Accolta da patron Claudio Gubitosi, il ministro ha esordito: «Io sono venuta qui a fare promozione. Sono venuta per dirvi che noi ci siamo per voi, esiste l’università, esiste l’alta formazione artistica, musicale e coreutica, esistono gli enti di ricerca. Continuate a far circolare le vostre idee e a divertitevi perché questo è un posto in cui ci si diverte molto».

Quindi la Bernini sull'università ha aggiunto: «L’Università con i suoi corsi innovativi deve riuscire a formare i ragazzi a mestieri che esistono ancora in parte o che ancora non esistono. Su questo abbiamo raccolto la sfida e abbiamo deciso di organizzare un Erasmus italiano che consente agli studenti di girare tra le università, perfezionando e rendendo più flessibile la loro offerta formativa». Ma il ministro ha rivendicato che «l diritto allo studio non è una parola, ma un percorso. Rispetto alle borse di studio, mi piace sottolineare che tra i primi atti compiuti abbiamo consentito di aumentare la soglia Isee e l’ammontare delle borse stesse». Mentre sull'housing universitario ha ammesso: «Abbiamo avviato una manifestazione di interesse per acquisire immobili dismessi oppure confiscati appartenenti al pubblico da poter utilizzare per le residenze universitarie. La sfida è quella di dover realizzare in tre anni 60mila posti letto».

Quindi la Bernini ha parlato pure di temi sociali ai "Generator +16" come il diritto all'aborto: «E' una conquista di civiltà e rappresenta una scelta individuale che non può essere giudicata o messa in discussione. Dietro c’è molta sofferenza personale che deve essere rispettata. Punto». Quindi ha concluso con un appello ai ragazzi presenti in sala: «Non dimenticate che tante cose buone sono in arrivo e che voi siete la nostra sfida. Non perdete perciò mai la speranza».