Tredicesima

Il Ministero non paga in tempo C’è il rischio scuole sporche

A rischio il servizio di pulizia nelle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Salerno. A lanciare l’allarme è stato, nella giornata di ieri, il segretario provinciale della Uilt, Gennaro...

A rischio il servizio di pulizia nelle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Salerno. A lanciare l’allarme è stato, nella giornata di ieri, il segretario provinciale della Uilt, Gennaro Scarano, che ha portato alla luce una situazione di grossa sofferenza dei lavoratori impiegati nelle cooperative e società che gestiscono i servizi di pulizia e sanificazione degli ambienti scolastici, i quali rischiano di non vedersi pagata la tredicesima e la mensilità di dicembre.

A causare questa situazione sarebbero – secondo quanto riferito da Scarano e da quanto emerso nel corso di un incontro convocato ad hoc presso l’Ufficio scolastico regionale – i grossi e perenni ritardi del Ministero dell’Istruzione nel liquidare le fatture alle varie aziende del settore.

«C’è stato un incontro nelle ultime ore con l’Ufficio scolastico regionale, in merito ai ritardi retributivi che affliggono le maestranze nelle scuole della provincia di Salerno, che – ha spiegato Scarano – non ci lascia per nulla tranquilli. Le aziende avanzerebbero dal Ministero dell’Istruzione, che è titolare dell’appalto, circa 30 milioni di euro complessivi. Allo stato attuale non saranno pagate le mensilità di dicembre perché non ci sono risorse per poterle pagare. Resta una grande incognita anche sulle tredicesime, su cui le società non hanno ancora dato rassicurazioni. I lavoratori sono in attesa e c’è malcontento generale e diffuso». A tal proposito Cgil e Uil hanno proclamato tre giorni di assemblee retribuite nelle varie scuole, programmate da martedì fino ad oggi, come forma di protesta per quanto sta accadendo. «In questi tre giorni – ha dichiarato Scarano – le scuole non sono state pulite a dovere e c’è il rischio che questa situazione, più si allungheranno i tempi dei pagamenti, degeneri. Comprendiamo la difficoltà delle imprese a pagare, ma purtroppo si sa che avere un appalto con la Pubblica amministrazione genera questo problemi per vedersi liquidati i compensi. Ci auguriamo di poter contenere le proteste dei dipendenti a tutela dei bambini e dei ragazzi, ma c’è bisogno di senso di responsabilità del Ministero e delle imprese». (c.i.)

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