IL CASO

Il ministero boccia il piano sanitario

La Campania ora è a rischio commissariamento, la decisione ora è nelle mani del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

Non convince i tecnici del Ministero il piano sanitario presentato dalla Regione per il rientro dal deficit. Dai tecnici ministeriali è arrivata una prima bocciatura, che potrebbe portare nei prossimi giorni al commissariamento della sanità campana. Dalla Regione stanno producendo nuovi documenti per convincere il Governo che la Campania può farcela da sola e che l’assessore alla Sanità, Angelo Montemarano, non ha barato sui conti consuntivi del 2008. Ma a salvare dal commissariamento potrà essere più una scelta politica che una valutazione matematica, e la decisione è ora nella mani di Silvio Berlusconi.
Il tavolo tecnico dei Ministeri di Salute e Economia ha già espresso ieri il suo parere negativo, rimettendo una relazione dettagliata al presidente del consiglio e al Governo, che per legge è preposto a decidere sull’eventuale invio di commissari ad acta. Secondo il parlamentare del Pdl Marcello Taglialatela, «sono emersi con grande evidenza i conti fuori controllo, le difformità rispetto agli obiettivi del piano di rientro dal deficit, i continui tentativi di occultare le cifre reali del debito».A non convincere, più ancora delle previsioni per il 2009, sarebbero i conteggi consuntivi dello scorso anno, dove risulterebbe uno sforamento rispetto al budget di spesa assegnato. Itecnici della Regione stanno tentando di dimostrare che le cifre sono diverse, e che gli impegni assunti con il Governo sono stati rispettati.Nei giorni scorsi c’è già stato uno scambio di carteggi e un vertice a Roma, e un nuovo incontro è previsto per la prossima settimana a Palazzo Chigi.
Dalle fila del centrodestra si spinge in senso opposto, premendo sul premier perché esautori l’assessorato regionale prenda in mano le redini della sanità campana. La sollecitazione arriva, tra gli altri, dal capogruppo di ForzaItalia in Regione, Paolo Romano: «Chiediamo con forza ai nostri parlamentari e a quelli dell’intero Pdl di impegnarsi presso il Governo a Roma perché venga immediatamente commissariata una sanità che ancora oggi viene gestita per fini politici. Chiediamo un atto politico che renda giustizia ai cittadini e non renda vane le nostre battaglie». Non servirà - incalza il capogruppo di An, Enzo Rivellini - tentare di scaricare le colpe sui manager delle Asl.«E’ solo un altro bluff di Montemarano, ormai smascherato».