il caso

Il marchio di qualità e l'ira dei gelatai

Presentato il nuovo logo ma il disciplinare non convince i produttori artigianali e scoppia la polemica

SALERNO. Periodo caldo per il gelato artigianale salernitano. Più che un gioco di parole è forse una descrizione emblematica della nuova fase che si sta aprendo per il settore a Salerno e provincia. Presso la sede in via Allende della Camera di commercio di Salerno, è stato presentato ieri un nuovo disciplinare volontario realizzato da Agroqualità, azienda del gruppo Rina, il cui core business è rappresentato da 60 prodotti italiani certificati con marchi di qualità Igp, Dop, e simili.

Ed è proprio un nuovo marchio di qualità quello presentato ieri alla Camera di commercio, lo hanno chiamato Gati - Gelato artigianale tradizionale italiano. Scritto dal dottor Marcello De Simone, responsabile per lo sviluppo sud di Agroqualità, il Gati rappresenta un insieme di requisiti richiesti nel processo produttivo del gelato, affinché questo possa essere considerato prodotto secondo un metodo artigianale e con standard di alta qualità. Un connubio forse non riuscito al meglio, però. Infatti, al momento dell’apertura del dibattito, non sono stati pochi gli artigiani gelatieri ad esporre perplessità sui contenuti del disciplinare.

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