PREZZI

Il latte è rincarato a SalernoIn periferia se svolti l’angolo lo paghi di più

Cambia il prezzo della Centrale a distanza di poche centinaia di metri. La differenza tra il capoluogo e Pontecagnano è anche di dieci centesimi al litro

Il Latte della Centrale, nella confezione da un litro e da mezzo litro, ha un costo unitario diverso a seconda del comune dove è in distribuzione. La lettera di un commerciante de "la Città", pubblicata lunedì mattina, evidenziava uno scarto di dieci centesimi tra la confezione di un litro acquistata a Salerno (euro 1,35) e la stessa confezione - stesso colore, contenitore, tipologia, quantitativo di latte al proprio interno - in vendita a Pontecagnano (euro 1,45). Differenza di prezzo anche nella stessa strada sebbene in comuni diversi.
Lettera che, ovviamente, andava verificata sul campo. Il viaggio è cominciato all’ora di punta, quando tante massaie si recano in salumeria a fare la spesa o tante donne in carriera escono dall’ufficio ed acquistano il genere di prima necessità per i bambini ed il resto della famiglia. La verifica ha accertato quanto constatava il commerciante il giorno prima. Sulla stessa strada, a distanza di cinquecento metri in linea d’aria, il costo del Latte della Centrale lievita di dieci centesimi a confezione, se si transita dalla cittá capoluogo al primo comune della provincia a Sud. Tappa iniziale in un negozio di alimentari "al confine", ubicato tra San Leonardo e Fuorni, ultimi quartieri e avamposti salernitani prima del cartello stradale che dà il benvenuto a Pontecagnano Faiano. Tra San Leonardo e Fuorni ci fermiamo ad acquistare un litro di latte della Centrale. E’ già esposto nel banco frigo, ci autorizzano a prelevarlo.
«Un litro viene un euro e trentacinque», dice il negoziante rilasciando regolare scontrino. Superiamo Fuorni e varchiamo il cavalcavia che rappresenta il confine convenzionale. A Pontecagnano si fa fatica a trovare al primo tentativo un rivenditore munito di confezioni di latte intero della Centrale da un litro e il primo negoziante dice di averne solo da mezzo litro: «Ho solo due confezioni da mezzo litro e verrebbe un euro e cinquanta centesimi. La confezione più grande l’ho appena finita. Dovete cercare più avanti».
Al secondo tentativo, la verifica è completa. Entriamo in un esercizio commerciale chiedendo la confezione da un litro di Latte intero della Centrale. Il rivenditore estrae due confezioni da mezzo litro e batte lo scontrino mentre gli ribadiamo di volere lo stesso quantitativo di latte in una sola confezione. Cerca nel banco frigo e trova il litro mettendo da parte i due pacchi da mezzo litro. Intanto aveva già fatto lo scontrino.
E dice: «A questo punto viene 1,45. Le ho già fatto lo scontrino di due pacchi da mezzo litro per un totale di 1,50 ma non fa niente. Ecco i cinque centesimi di resto». Gli scontrini a confronto, emessi a distanza di poche centinaia di metri, sono prova tangibile dello sbalzo di prezzo dello stesso prodotto. Prodotto che ovviamente sale di prezzo se ci spostiamo ancora più sud. Un aumento legato al trasporto. Tanto è vero che se si acquista il Latte della Centrale nei paesini del Cilento si scoprirá che il prezzo lievita.
Pasquale Tallarino