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Il giudice respinge il ricorso Tramontano rimane a casa

PAGANI. Non sarà reintegrato a Palazzo S. Carlo Bonaventura Tramontano. Dopo la decisione dei commissari di sospenderlo, il funzionario comunale aveva presentato appello con procedura cautelare...

PAGANI. Non sarà reintegrato a Palazzo S. Carlo Bonaventura Tramontano. Dopo la decisione dei commissari di sospenderlo, il funzionario comunale aveva presentato appello con procedura cautelare affinché il provvedimento impugnato in via d’urgenza fosse bloccato.

Il giudice del lavoro, Raffaella Caporale, viste le memorie e la documentazione presentate dal Comune, rappresentato dall’avvocato Raffaele Marciano e dall’ingegnere Tramontano ha giudicato non infondata la decisione dell’Ente e ha respinto il ricorso del funzionario. «Il provvedimento di sospensione cautelare è sufficientemente motivato -si legge nell’ordinanza n° 5080 del 2013-, in quanto la commissione straordinaria del Comune di Pagani ha evidenziato il legame tra la condanna penale inflitta al dipendente a fatti direttamente attinenti al rapporto di lavoro, la gravità dei fatti contestati e le potenzialità lesive della permanenza in servizio del dipendente». Per il giudice «dagli atti in possesso del tribunale appare allo stato insussistente il fumus di fondatezza del ricorso e l’istanza cautelare va rigettata». Dal prossimo 20 dicembre il ricorso di Tramontano sarà trattato con rito ordinario. Il tribunale, dunque, potrà esprimere un giudizio nel merito e alla luce di tutti gli elementi che emergeranno nell’istruttoria.

Tramontano fu sospeso lo scorso mese di luglio. Era stato sollevato dal suo incarico in seguito alla condanna a un anno, condanna scaturita dall’inchiesta sul “Pagani Center”.

Tramontano, insieme ad altre 14 persone, fu coinvolto nell’inchiesta della guardia di finanza che bloccò il progetto nel 2009, col sequestro di tutto il complesso ancora in fase di edificazione. Un affare da oltre 4 milioni di euro. Si procedeva per abuso d’ufficio, violazioni edilizia e lottizzazioni abusive. Tramontano era stato giudicato colpevole.

Gerardo Vicidomini

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