I VIAGGI DELLA "MONNEZZA"

Il giudice “boccia” i sindaci: i 213 container via dal molo

Il Tar sospende le ordinanze “anti-tir”: «Immotivate». Martedì si va a Persano

SALERNO - «Nel bilanciamento dei diversi interessi, appare prevalente quello volto ad assicurare una rapida ed efficace definizione unitaria della vicenda». Il giudice Pierluigi Russo , presidente della Terza sezione salernitana del Tribunale amministrativo regionale, lo ripete cinque volte. Tante quanti i decreti cautelari monocratici con i quali ha vanificato le ordinanze che i sindaci Franco Mennella di Serre, Cecilia Francese di Battipaglia e Franco Cembalo di Altavilla Silentina avevano firmato per inibire l’accesso al territorio che amministrano ai camion di “EcoAmbiente” che, martedì mattina, prenderanno a trasportare verso il sito di stoccaggio militare di Persano i 213 container ricolmi di 6.280 tonnellate di rifiuti rimpatriati dal molo tunisino di Sousse, che da 59 giorni giacciono al porto di Salerno.

Quei diktat non hanno più efficacia: sono carta straccia da ieri sera, quando il giudice ne ha sospeso gli effetti accogliendo le tre istanze (contro i tre comuni) depositate alla vigilia dalla società pubblica, difesa dall’avvocato Lorenzo Lentini , e nottetempo dalla Regione Campania, patrocinata dai legali interni Almerina Bove , Angelo Marzocchella e Massimo Consoli . Cinque decreti “fotocopia”, sulla falsariga delle tre ordinanze sindacali diramate dai primi cittadini della Piana del Sele, ognuna delle quali, parola del giudice, «risulta adottata in difetto dei presupposti di contingibilità ed urgenza, oltre che di congrua motivazione». Diktat “congelati”, o forse un po’ di più, ché nelle misure cautelari Russo s’addentra già nel merito, scrivendo che ciascuno di quei provvedimenti «si è limitato a prospettare, in via del tutto apodittica, generiche ragioni di tutela della salute pubblica, dell’ambiente e dell’ordine pubblico, prive di alcun supporto probatorio». Ordinanze stroncate sul nascere a Largo San Tommaso.

Nessuno dei tre comuni, ad ogni modo, ad ora s’è costituito nei cinque giudizi intentati da “EcoAmbiente” e Regione. Solo la giunta di Battipaglia, ieri pomeriggio, ha deliberato di affidare all’avvocato Sabato Criscuolo l’incarico di resistere. Il giudice non ha nulla da eccepire in riferimento all’operato sull’asse Salerno-Napoli: «In relazione alla dimensione sovracomunale degli interessi coinvolti - decreta - la vicenda relativa all’individuazione delle aree esterne alla Caserma “Garibaldi” ha costituito oggetto di un’articolata attività, che si è sviluppata attraverso approfondimenti istruttori ed incontri tra le diverse istituzioni », oltre ad essere sfociata, «anche nell’ottica di una leale cooperazione, in accordi tra Regione, Ministero della Difesa ed altri soggetti interessati e in provvedimenti adottati dagli enti competenti». Il magistrato ricorda che «la preliminare verifica a campione dei rifiuti sottoposti a sequestro giudiziario ha escluso la sussistenza in atto di concreti rischi per la salute e l’ambiente e confermato l’idoneità del sito prescelto». In altre parole, il trasferimento s’ha da fare.

E a Salerno i decreti fanno il giro degli smartphone . Il presidente della Provincia, Michele Strianese , estensore di un’altra controversa ordinanza (da ieri sub iudice davanti al Tar), quella che ha autorizzato la “EcoAmbiente” allo stoccaggio semestrale, invita i suoi contatti a «leggere bene», ché «il Tribunale dice cose importanti sulla regolarità della procedura». Rompe il canonico silenzio degli ultimi mesi pure il presidente del consiglia d’amministrazione della società in house dell’Ente d’Ambito, il commercialista nocerino Vincenzo Petrosino: «Ringrazio il professore Lentini », dice. E poi soggiunge: «Non si tratta di vincere o meno, è solo una questione di buonsenso, e alla fine il buonsenso ha prevalso ». Alla fine le rassicurazioni: «Ognuno farà ciò che gli compete e s’impegnerà affinché, nel giro di sei mesi, questi rifiuti vengano tolti di lì e finisca questa lunga storia». Dal canto loro, gli autisti della “EcoAmbiente” sono pronti. Martedì mattina si metteranno al volante: destinazione Persano.

Per Vincenzo Montemurro , sostituto procuratore della Direzione distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Potenza, i viaggi avrebbero potuto prendere il via fin dal pomeriggio di giovedì, senz’aspettare il Tar, tant’è che 48 ore fa aveva firmato un provvedimento, indirizzato alla responsabile unica del procedimento regionale, l’ingegnere Liliana Monaco , nelle vesti di custode giudiziaria, per mezzo del quale disponeva il trasferimento «con effetto immediato » dei 213 container a Persano. Partiranno nella mattinata di martedì. Con la benedizione dei pm e del Tar, che ha fissato la trattazione collegiale sui diktat dela Piana al 17 maggio. Troppo tardi per le speranze dei serresi.