L'INCHIESTA

Il giallo di Marzia: una Tac al “Fucito”

Lo scheletro di Santa Tecla trasferito da Battipaglia a San Severino: ieri sera la tomografia, stamattina alle 9 l’autopsia

PONTECAGNANO FAIANO - Trentacinque chilometri. Penultimo viaggio – prima dell’agognata marcia funebre – di ciò che resta dello scheletro di donna rinvenuto il 25 ottobre scorso in un casolare diroccato in via del Querceto, a Santa Tecla di Montecorvino Pugliano, a pochi passi da Faiano. Alle 16 di ieri le ossa – forse di Marzia Capezzuti , la 29enne milanese scomparsa la notte tra il 7 e l’8 marzo scorso dalla casa popolare nella quale viveva con i suoi presunti aguzzini, in via Verdi di Pontecagnano – sono state portate via dal frigorifero mortuario del “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia, dov’erano custodite da 23 giorni, per essere trasferite nella più attrezzata morgue del “Fucito” di Mercato San Severino, nell’istituto di Medicina legale voluto dal compianto professore Antonello Crisci.

Uno spostamento reclamato ieri dal docente Alessandro Santurro , primario di Medicina legale del “Ruggi” di Salerno, nel corso del conferimento d’incarico da parte del gip Alfonso Scermino , che aveva accolto l’istanza – a firma di Pierluigi Spadafora , avvocato dei Vacchiano , i principali indagati nell’inchiesta sull’omicidio e sull’occultamento del cadavere di Marzia – d’incidente probatorio. Per un’autopsia tanto delicata, su un corpo in uno stato di così avanzata decomposizione, servono attrezzature che a Battipaglia non ci sono. In obitorio non c’è un apparecchio per la Tac, per esempio, primo esame al quale, alle 20 di ieri , è stata sottoposta la salma. Servirà ad appurare in prima istanza che la donna non sia stata colpita da un proiettile e poi per sincerarsi d’ogni sorta di lesione o di frattura ossea capace di segnalare un maltrattamento. Gli esiti sono attesi nella mattinata di oggi, quando s’entrerà nel vivo degli esami: alla presenza dei consulenti di parte (i Vacchiano hanno nominato il dottor Panfilo Maiurano , la pm Licia Vivaldi s’è affidata a Pasquale Giugliano e la famiglia di Marzia ha delegato Luigi Mastrangelo ) sarà anche prelevato il campione da sottoporre al test del Dna (e al confronto con i tessuti di Laura Vincitore, la madre della giovane milanese). Questa la road-map delle delicate operazioni: alle otto i consulenti delle parti estrarranno copia delle lastre e le esamineranno. Alle nove l’autopsia strictu sensu .

Santurro s’è preso 120 giorni per depositare la relazione. Una perizia, non una consulenza, in quanto disposta in sede d’incidente probatorio: in altre parole l’esperto indicato dal gip, terzo rispetto alle parti (e quindi anche alla Procura, che è l’accusa), acquisisce elementi che vengono cristallizzati ed avranno valore di prova nel corso di un eventuale processo. Discorso diverso dai canonici accertamenti tecnici irripetibili disposti dalla Procura, che formano il fascicolo d’indagine. A tal proposito, martedì scorso la Vivaldi ha conferito all’ingegnere informatico Roberta Merola l’incarico di consulenza tecnica per gli accertamenti su uno smartphone intestato ad una donna d’origini straniere, E.M.F. le sue iniziali: in Procura vige il massimo riserbo, ma nel dispositivo, sequestrato il 10 novembre scorso dai carabinieri del Nucleo investigativo di Salerno, agli ordini del maggiore Gabriele Lo Conte , ci sarebbero tracce d’una videochiamata nel corso della quale un indagato avrebbe rivelato l’uccisione per strangolamento di Marzia e l’occultamento del corpo a Faiano.

Tutto da appurare. Nel registro degli indagati ci sono sette persone: le ipotesi di reato, a vario titolo, spaziano dall’omicidio con occultamento (contestato solo a Vito Vacchiano , in carcere dopo essere evaso dai domiciliari ai quali era ristretto per rapina) al concorso (la madre Maria Barbara Vacchiano , Damiano Noschese , il figlio minore e i due amici Gennaro Merola e Gennaro Pagano ) e ai maltrattamenti, al sequestro di persona e all’uso indebito di strumenti di pagamento diversi dal contante (per tutti i Vacchiano, compresa Annamaria , e per Noschese). Oltre a Spadafora gli altri legali sono Stefania Pierro , Mario Pastorino , Lucia Capuano e, d’ufficio , Assunta Fuoco . La famiglia di Marzia è assistita da Nicodemo Gentile .