MONTECORVINO ROVELLA

Il genio del computerche piace agli americani

Alfredo ha 17 anni ed ha inventato due applicazioni per l'IPhone tanto da suscitare l'entusiasmo della Apple e una è stata subito approvata dalla multinazionale Usa

Il suo mito è Steve Jobs, fondatore della Apple. Lui però, non è americano, è originario di Montecorvino Rovella, ha 17 anni, si chiama Alfredo Delli Bovi e della Apple ha solo l’ultimo modello di IMac. Quanto bastava per realizzare due applicazioni di grande successo per l’IPhone, l’ultima invenzione della casa di Cupertino, negli Stati Uniti. Sono "Isutra", un manuale di insegnamento del Kamasutra, senza contenuti per adulti, e per un fine didattico e "iSoccerFor2", versione interattiva del vecchio calcio balilla. Entrambi sono stati concepiti nel chiuso della sua stanzetta e non nei laboratori della società americana.
Alfredo, quando ha cominciato ad usare il computer?
«Avevo sei anni. é stato un regalo di compleanno di mio padre».
Quando ha cominciato a programmare?
«All’età di 10 anni. Ho cominciato con il linguaggio JavaScript e con l’Html. Ricordo che una volta mio padre mi stampò cento fogli di tutorial (è un manuale d’istruzione) perché volevo fare un sito web. Con il passare degli anni ho imparato a lavorare con altri linguaggi, Php, Cocoa e Cocoa Touch, su tutti».
Come è nato questo amore per la programmazione?
«Programmare per me è un po’ come essere "divino": dal nulla puoi creare quello che vuoi»
Quali sono le applicazioni che ha programmato per prima?
«IsoccerFor2»
Che poi la Apple ha approvato. Quanto tempo ha impiegato per realizzarlo?
«L’impegno ha richiesto qualche settimana di lavoro».
Cosa ha dovuto fare per ottenere l’autorizzazione dalla società di Jobs?
«Niente di particolare. Ho inviato l’applicazione, l’hanno controllata e poi hanno accettato la mia "invenzione"»
Ha avuto qualche ritorno economico dalla sua "creazione?
«Certo»
Con i soldi che sta guadagnando cosa pensa di fare?
«Investire sul mio futuro»
Ovvero?
«Iscrivermi all’università. Ingegneria informatica, ovviamente.»
L’altro programma invece, ISutra, non gliel’hanno approvato. Ma come l’è venuta l’idea di realizzare un kamasutra interattivo?
«Ho sempre mirato a fare qualcosa che nessuno aveva mai fatto prima. Come anche per ISoccerFor2».
Pensa che gliela daranno prima o poi l’autorizzazione anche per questa seconda applicazione?
«Ho chiesto di nuovo, ma hanno rifiutato di nuovo. Pazienza, ma non mollo. Prima o poi arriverà il sì. Ne sono più che sicuro».
Nonostante tutto però, sembra che qualche grossa società informatica sia interessata a lei.
«Sì, sono stato contattato da qualche società che ha in mente vari progetti, ma non ho ancora iniziato nulla»
Quante ore passa davanti al pc?
«Troppe secondo l’opinione dei miei genitori - risponde ridendo - Quattro o cinque minimo al giorno».
Ce la fa a conciliare i suoi impegni con lo studio? Lei che scuola frequenta?
«Non sempre. Frequento il quarto anno del liceo scientifico "Gian Camillo Gloriosi" di Montecorvino Rovella».
Cosa serve per diventare programmatore? Quale consigli darebbe a chi ha, come lei, questa grande passione per il computer?
«Tanto impegno, tempo e determinazione. Molte volte, come detto, sono costretto a mettere da parte lo studio, per inseguire il mio sogno. Se qualcuno ha davvero una passione, qualsiasi passione, penso che non dovrebbe mai abbandonarla. é bello inseguire i proprio sogni, e quando diventano realtà è ancora più bello».
Alfredo, le prossime applicazioni?
«Avevo pensato ad un altro gioco, ma è ancora in fase di progettazione. E’ un’idea che può funzionare, ho bisogno di un po’ di tempo».
Hobby e interessi oltre all’informatica?
«Amo moltissimo la musica, sto imparando in queste settimane a suonare la tastiera - che è una mia grande passione - e il cinema».
Mattia A. Carpinelli