MONTECORVINO ROVELLA 

Il garante dei cani si presenta «Filo diretto con le istituzioni»

MONTECORVINO ROVELLA. Si è insediata al Comune di Montecorvino Rovella, Maria Baldi, garante degli animali nominata dal sindaco Martino D’Onofrio qualche giorno fa su impulso del delegato Nello Di...

MONTECORVINO ROVELLA. Si è insediata al Comune di Montecorvino Rovella, Maria Baldi, garante degli animali nominata dal sindaco Martino D’Onofrio qualche giorno fa su impulso del delegato Nello Di Pasquale. Nel suo ufficio al primo piano di Palazzo di Città incontrerà cittadini, volontari e rappresentanti delle associazioni di categoria per recepirne le istanze e avviare il lavoro di contrasto del triste fenomeno dell’abbandono e maltrattamento dei cani. Baldi, 39 anni, di Montecorvino Rovella, animalista convinta, è da anni in prima linea contro i soprusi agli animali e per combattere il randagismo. Tra gli obiettivi c’è anche quello di assicurare una famiglia a tutti i cani ancora presenti nel canile e ridurre così drasticamente il costo di diverse migliaia di euro a carico del Comune. Un’operazione affatto semplice, visto che ancora oggi, a quattro anni dall’entrata in vigore del progetto “Adotta un cane e non paghi la tassa sui rifiuti”, negli uffici comunali ci sarebbero ancora da vagliare le richieste di almeno 43 tra famiglie e imprenditori, a fronte della trentina di randagi ospiti nel canile convenzionato.
La ricetta per debellare il fenomeno del randagismo, secondo Maria Baldi, resta la sterilizzazione dei cani. «La mia esperienza - afferma - negli anni è stata varia, non ho accudito solo cani e gatti, ma ho aiutato anche moltissimi animali selvatici come rapaci e volatili di varie specie. Con l’aiuto di altri volontari ho organizzato spesso campagne di microchippatura e sensibilizzazione e da tre anni il “Bau Day”. Sono felicissima dell’incarico avuto dal sindaco D’Onofrio, perché finalmente avremo un filo diretto con le istituzioni. I progetti sono tanti e non sarà facile realizzarli tutti, comunque, procederemo in primis con l’identificazione degli animali padronali sensibilizzando le persone a sterilizzarli. Vedremo poi di controllare gli ultimi cani rimasti al canile per conoscere il loro stato di salute, cercheremo una degna adozione e con i fondi regionali proveremo a realizzare un rifugio sanitario».
Roberto Di Giacomo
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