la celebrazione del 2 giugno

«Il futuro? Donne e lavoro»

Al Verdi la consegna delle onorificenze al merito

Austerity: è stata questa la parola chiave delle celebrazioni del 2 giugno. Una cerimonia semplice, breve, ma fortemente sentita da istituzioni e cittadini, insieme sul palcoscenico del “gioiellino” salernitano, il teatro Verdi. «Bisogna recuperare i valori condivisi, alla base della Repubblica Italiana, per superare l’attuale momento di grave crisi – ha detto il prefetto, Gerarda Maria Pantalone – basti pensare alle numerose criticità che vive il nostro territorio: dalla mancanza di lavoro, alla carenza di servizi pubblici. Oggi è una buona occasione per ricordare che, solo all’interno della casa comune costituita dalla Repubblica, si possono trovare le soluzioni migliori».

A rappresentare l’amministrazione comunale, invece, è stato l’assessore alla Mobilità, Luca Cascone: «Una data che racconta anche l’impegno delle donne – ha aggiunto – non sempre valorizzate nel modo giusto all’interno delle logiche del nostro Paese». A concludere il giro di saluti istituzionali è stata Giuseppina Esposito, assessore provinciale alle politiche del lavoro: «L'impegno da rinnovare è quello di continuare a costruire il bene comune. La priorità sarà la tutela del diritto al lavoro, fondamentale per affrontare da cittadino dignitoso la quotidianità». Poi c’è stata la consegna delle onorificenze al merito della Repubblica Italiana e, successivamente, l’esibizione musicale della banda “Rinaldi della Città di Giffoni Valle Piana”, sull’inno di Mameli eseguito dai musicisti "Famiglia Gibboni”, con i vigili del fuoco che hanno calato il drappo del Tricolore.

Otto in tutto i nuovi cavalieri della Repubblica: il docente Cosimo Cammarano, il maresciallo Salvatore Soriente, l’ispettore Domenico Vegliante, il medico Silvio Gravagnuolo, il capitano di vascello Giuseppe Petti, l’appuntato scelto Giovanni Zito, l’appuntato della Guardia di Finanza Marco Russo ed il maggiore Eduardo Bruscaglin, comandante della polizia municipale di Salerno. «E’ stato il coronamento di una vita di lavoro – ha affermato Bruscaglin – ho iniziato quarantotto anni fa e sono a Salerno dal primo giugno 1971. Il momento che ricordo con maggiore affetto è stata la visita del presidente Sandro Pertini».

Rita Esposito

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