Il futuro con gli occhi di Roberto Virtuoso 

L’evento organizzato dal dirigente scolastico Casaburi e dal senatore Andria La figlia Mimma ha presentato una pubblicazione sull’ex assessore regionale

Una manifestazione per ricordare la figura di Roberto Virtuoso nello stesso giorno in cui avrebbe compiuto novanta anni. Si è svolta ieri mattina presso l’aula magna dell’omonimo istituto alberghiero di Salerno alla presenza di tantissime persone. Tra gli organizzatori dell’evento, oltre al dirigente scolastico Gianfranco Casaburi, anche il senatore Alfonso Andria, molto legato a Virtuoso e che insieme alla primogenita dell’assessore regionale, Mimma, ha curato una pubblicazione dal titolo “Roberto Virtuoso - con gli occhi del futuro”. A lui, nato lo stesso giorno di Roberto Virtuoso, è toccato tratteggiare la figura di questo importante personaggio e politico salernitano e parlare di questo lavoro che raccoglie una serie di testimonianze, foto e scritti di Virtuoso. Ma a dare il proprio contributo nel tratteggiare questa figura, che ha tenuto a battesimo tanti giovani nel mondo del cattolicesimo, c’erano anche la professoressa Clotilde Baccari Cioffi (che fu sua allieva) e l’avvocato Francesco Accarino che ha scritto una sua testimonianza anche nel libro. Tantissime le persone in sala a cominciare dalla vedova e dai tre figli. Ma soprattutto tantissimi amici e persone che sono state legate a lui. C’era, ad esempio, il senatore Valiante, cognato di Virtuoso, l’ex ministro Michele Pinto, l’ex presidente della Regione Gaspare Russo, il deputato Tino Iannuzzi e il consigliere comunale Antonio D’Alessio. Ed ancora Pino Acocella, Pino Perillo e Pasquale Andria che all’epoca erano dei giovani cattolici che si stavano affacciando al movimento e lo amarono grazie a Roberto Virtuoso. Poi c’erano i suoi collaboratori storici come Nunzio Di Giacomo e Catello Palumbo. E l’elenco continua con Pasquale Capo, direttore generale del ministero dell’Istruzione che lavorò con Virtuoso e il provveditore agli studi di Salerno Renato Pagliara. In sala anche il patròn del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi che nella presentazione della XXV edizione del suo evento utilizzò proprio una frase che Virtuoso ebbe a dire nel 1974, ovvero “questa cosa esploderà”. Ma l’elenco potrebbe essere ancora più lungo, basti pensare che c’era tutto il personale degli uffici turistici di ieri e di oggi. Tutti a dare il loro omaggio a questa figura. Nel corso della cerimonia di ieri, è stata anche presentata la borsa di studio “Roberto Virtuoso , istituita dalla famiglia, che premia due allievi meritevoli del quarto anno e che devono affrontare stage di lavoro, nonché l’omonima associazione che ha lo scopo di promuovere la raccolta di fondi da destinare a studenti che si trovano in condizioni svantaggiate economiche, sociali e familiari.
Angela Caso
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