Il fornitore si contatta su whatsapp L’arrivo in motorino e lo scambio al bar

È “figo”, tanto per usare un termine caro ai giovanissimi, come i suoi più assidui clienti. Conosce i pierre dei locali più in voga a Salerno, che gli aprono tutte le porte; a volte è lui stesso...

È “figo”, tanto per usare un termine caro ai giovanissimi, come i suoi più assidui clienti. Conosce i pierre dei locali più in voga a Salerno, che gli aprono tutte le porte; a volte è lui stesso promoter di serate da sballo e insieme al biglietto di ingresso in discoteca assicura a chi lo segue anche un benefit in polvere bianca, in erba o in pasticche. Di giorno compagno di classe, di notte giovanissimo pusher.

È l’identikit dello spacciatore under 18, figura ormai presente in ogni comitiva di teenager attratta dal proibito, appassionata dell’eccesso e con componenti a cui, il sabato sera, non manca mai in tasca una banconota da 50 euro con cui - in auto parcheggiate nei posti più disparati o in case lasciate libere da genitori andati a cinema - si sniffa la prima striscia della serata da sballo. L’approvvigionamento avviene di solito nel pomeriggio: il 16enne più smaliziato del gruppo contatta su whatsapp - mai via telefono o su Facebook, mezzi troppo facilmente intercettabili - il suo coetaneo ancora più smaliziato di lui che ha la “roba”; i due si danno un appuntamento in un bar per la pausa caffè; i giovanissimi del centro scelgono come luogo di smercio anche il lungomare, altezza bar Nettuno, via Velia o piazza Portanova. Gli adolescenti della parte più antica della città si inoltrano fino a via Porta Rateprandi, via Canali; quelli della zona orientale prediligono i giardinetti di Torrione o il porticciolo di Pastena. Il giovane spacciatore e il giovanissimo assuntore si incontrano, il più delle volte il primo raggiunge il secondo a bordo del suo motorino. Cede le dosi e va via con i soldi in tasca raccomandando però al suo cliente di non contattarlo mai via Facebook ma su uno dei tanti numeri che ha attivato. «Mica sono come quei fessi che si sono fatti beccare perché nelle chat parlavano di “cd” da venti euro...», dice beffardo mentre mette in moto alla volta di un altro affare da concludere prima dell’inizio della serata, quando i bagni della discoteche diventeranno zone franche, dove tutto è permesso e niente fa più scandalo. (fi.lo.)