L'appuntamento

Il fagiolo di Controne simbolo degli Alburni

Due giorni con i piatti tipici a base del prodotto che per la bontà e le proprietà ha conquistato il grande pubblico

CONTRONE. Un prodotto della terra che negli ultimi anni ha raggiunto il grande pubblico, facendosi conoscere per la sua bontà e le sue proprietà. Il fagiolo di Controne è uno dei prodotti locali più apprezzati e riconosciuti, festeggiato come ogni anno dalla sagra che prenderà il via il prossimo weekend del 26 e 27 novembre. Per la 34esima edizione si partirà alle 17 di sabato mentre per il giorno seguente potrete gustare le specialità anche a ora di pranzo: tra piazza Umberto e i vicoli di Controne saranno allestiti gli stand gastronomici che offriranno il famoso legume nelle numerose preparazioni tradizionali, oltre che abbinato ad altri prodotti tipici cilentani.

Il menù sarà ricchissimo come ogni anno: scarole e fagioli, pasta e fagioli in bianco, pasta con frutti di mare e fagioli, salsiccia e fagioli, funghi e fagioli e lagane e fagioli; in occasione del pranzo di domenica sarà anche disponibile rape e fagioli, il tutto accompagnato dal vino degli Alburni, nonché dalla musica dei diversi gruppi che si esibiranno.

Il fagiolo di Controne affonda le sue radici nella tradizione: definito “la carne dei poveri” in quanto ricco di proteine e vitamine, fa parte della storia di queste terre, introdotto nelle coltivazioni locali già nel XVI secolo. A oggi ha ottenuto il riconoscimento con la sigla Doc e rientra tra i presidi Slow Food. Naturalmente è anche la tipicità del luogo a rendere possibile la coltivazione del fagiolo, grazie alla posizione ai piedi degli Alburni, con la presenza di numerose sorgenti che ne favoriscono la crescita. All’aspetto, il fagiolo di Controne risulta completamente bianco, di forma ovale e con la buccia molto sottile. A differenza del fagiolo classico, ha una grande resistenza il che lo rende molto più digeribile e intatto dal punto di vista dei valori nutritivi. Per quanto riguarda invece la produzione, la pianta viene seminata a luglio, mentre la fioritura avviene due mesi dopo, rendendo il prodotto pronto per la raccolta proprio a novembre.

Ma Controne offre anche numerose bellezze naturali e storiche: inizialmente il borgo era situato più a valle, in località Pezza, costruito probabilmente da abitanti di Paestum fuggiti dall’area costiera. Distrutto nel 1264 a opera di Federico II di Svevia, i sopravvissuti si rifugiarono più in alto intorno all’abbazia di San Nicola di Bari dove ricostruirono l’attuale paese. Successivamente Controne divenne il regno del barone Vitelli di cui sono visibili i resti del palazzo baronale, oggi sede del Comune.

Molto caratteristico è il centro storico dove le strade si intersecano tra loro e sono visibili le abitazioni tipiche. Inoltre a fare da cornice c’è lo spettacolo dei Monti Alburni, in uno scenario caratterizzato da boschi e uliveti da un lato, e da una serie di colline ricche di vigneti, frutteti e sorgenti d’acqua dall’altro.

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