Il dietrofront del sindaco Torquato

Dopo l’attacco alla magistratura, ieri parole diverse: «Un appello a fare presto»

Nocera Inferiore non era più abituata a vivere tra agguati e inseguimenti. I nocerini erano e sono consapevoli di non risiedere in una valle svizzera, ma certamente credevano lontani gli anni delle sparatorie in strada. Dopo quanto accaduto a inizio settembre e nei giorni scorsi, ci si sta ricredendo. Cresce, dunque la paura.

Il sindaco Manlio Torquato, cercando di interpretare il sentimento che serpeggia in città, ha chiesto e ottenuto per domani la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza. «Il prefetto mi ha telefonato per informarmi sulle operazioni di polizia in corso – ha detto il primo cittadino –, dopo averlo incontrato a settembre, ora gli ho chiesto di avere una convocazione formale del comitato».

Torquato arriverà all’incontro in Prefettura con un mandato ben preciso del consiglio comunale, che ieri mattina ha votato un atto di indirizzo. Il sindaco ha però fatto dietrofront rispetto all’attacco alla magistratura di martedì. Adesso le sue parole sono di tutt’altro tenore. Si è passati da «la magistratura deve intervenire e presto e non sottovalutare il fenomeno» a «non volevo attaccare i giudici, di cui conosco il lavoro difficile, ma un forte deciso appello a fare presto e a incidere, insieme con le forze dell’ordine, prima che questa situazione possa degenerare ulteriormente». Il giorno prima aveva detto che «è grave che non ci sia stata ancora un’azione efficace di carattere preventivo». Insomma, una vera e propria correzione di tiro. E non di poco conto.

Dopo l’uscita del sindaco la Procura ha preferito restare in silenzio. Altre dichiarazioni arrivano del fronte nocerino. «Credo che il grido di allarme per una maggiore sorveglianza e prevenzione debba venire da tutti ha dichiarato Antonio Iannello, consigliere di minoranza –. La sicurezza è il cardine dello sviluppo e del convivere civile». «La situazione è preoccupante, anche perché sembra concentrata nei quartieri periferici della città – ha aggiunto Sofia Russo di Sinistra Italiana –. C’è l’esigenza di capire il disagio preesistente e un maggiore impegno “educativo” anche da parte dell’amministrazione».

«L’Agro non può tornare indietro di 20 anni», ha affermato il segretario provinciale della Cisl, Pasquale Passamano. «Gli ultimi episodi di violenza richiedono una risposta forte e immediata. Negli ultimi anni, Nocera Inferiore sta vivendo un positivo fermento economico. A questo dato positivo non si è avuta un’adeguata presenza sul territorio da parte delle forze di polizia. Le comunità non possono essere lasciate sole».

Apprensione per le nuove generazioni è espressa dai cittadini: «Siamo preoccupati soprattutto per i giovani che stanno fuori fino a tardi – ha detto Gennaro De Prisco –. Le autorità competenti prendano provvedimenti».

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