in costiera

Il dibattito sulla depurazione delle acque

RAVELLO. Sette milioni e mezzo di euro per costruire un impianto di depurazione. Dopo il binomio Maiori-Minori, Ravello, Scala e Atrani sono le cittadine della Costiera amalfitana che hanno ottenuto...

RAVELLO. Sette milioni e mezzo di euro per costruire un impianto di depurazione. Dopo il binomio Maiori-Minori, Ravello, Scala e Atrani sono le cittadine della Costiera amalfitana che hanno ottenuto il finanziamento più cospicuo per dotarsi di un efficiente ed efficace sistema di filtraggio dei reflui, che colleghi gli scarichi dei tre comuni.

«L’area, in località Marmorata, è quella già individuata oltre venti anni fa – spiega Paolo Vuilleumier, sindaco della città della musica, che è il paese capofila – dove vennero effettuati pure alcuni lavori preliminari. A disposizione dell’Ausino, che dovrà curare la fase progettuale, abbiamo messo a disposizione il vecchio progetto e, adesso, una volta terminata la fase preliminare, sarà compito della Provincia provvedere a bandire la gara d’appalto».

Anche in questo caso il termine ultimo per il completamento dell’opera è il 31 gennaio 2015 e, perciò, bisogna fare in fretta per non correre il rischio di perdere i finanziamenti. «Il mare è una risorsa importantissima per tutto il territorio – sottolinea il primo cittadino di Ravello – e rappresenta una ricchezza da preservare, che potrà darci ancora tante soddisfazioni, dal punto di vista turistico».

Tra i paesi della Divina fruitori dei fondi europei c’è pure Cetara, che ha ottenuto risorse per circa due milione e mezze di euro. Nel caratteristico borgo marinaro si sta pensando, piuttosto che costruire un impianto ex novo, di collegarsi al depuratore di Vietri sul Mare. «Abbiamo fatto questa proposta all’Ausino – evidenzia il sindaco Secondo Squizzato – e siamo in attesa della risposta. La nostra idea è quella di collettare i reflui, attraverso una condotta sottomarina, fino alla vicina Vietri, la cui Amministrazione comunale è d’accordo con questa ipotesi».

Ancora il sindaco di Cetara: «Questa, infatti, sarebbe la soluzione meno impattante, dal punto di vista ambientale e, sicuramente, anche la più funzionale. Del resto è importante risolvere il problema della depurazione e non costruire impianti».

Gaetano de Stefano

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