ricapitalizzazione

Il Cstp va in pressing sui Comuni

Appello di Santocchio e dei sindacati ai soci non ancora in regola

I tempi per concludere le operazioni per la ricapitalizzazione del Cstp stringono e all’appello mancano ancora troppe delibere comunali, oltre che quella provinciale, perché anche il Tribunale fallimentare possa accettare il piano concordatario. Ieri, prima i sindacati e poi il presidente del Cdl, Mario Santocchio, si sono rivolti ai soci non ancora in regola con le procedure: «Il termine ultimo per la ricapitalizzazione scade il 28 febbraio prossimo - ha spiegato Santocchio -. Tutte le operazioni sono condizioni necessarie per la presentazione del piano concordatario. Stiamo facendo la nostra parte. Ora tocca ai soci fare la loro». I sindacati, invece, hanno chiesto incontri urgenti coi singoli soci «per non vanificare i sacrifici fatti dal lavoratori». Ha manifestato grande preoccupazione anche l’assessore comunale ai Trasporti, Luca Cascone che ha ribadito la necessità di andare avanti con atti formali. «Mancano numerose delibere di ricapitalizzazione - ha affermato - prima fra tutte quella della Provincia di Salerno. In questo modo il Cstp rischia di chiudere e sembra che nessuno lo abbia ancora capito». Cascone ha anche confermato che ci sarebbero problemi di forma sulla delibera prodotta dal Comune di Cava de’ Tirreni che, dal canto suo, si sarebbe impegnato a rifarla. «Per quanto ci riguarda - ha concluso Cascone - abbiamo già versato oltre 700mila euro sulla base del primo milione utile da versare». Intanto l’assessore provinciale ai Trasporti, Luigi Napoli, ha fatto sapere che la prima convocazione del Consiglio provinciale è prevista per il prossimo 14 febbraio, la seconda il 15. Ma l’opposizione, con il testa il consigliere Pd Giovanni Coscia, ha intenzione di chiedere che sull’argomento si proceda con un consiglio monotematico. (c.i.)

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