IL CASO

Il corso di Salerno fra rifiuti e degrado: uno straniero nel mirino

Polemiche per le accuse della “pulita”

SALERNO - Mentre la città - tutta - resta in attesa di lumi sugli interventi massivi che dovranno essere avviati di qui alle prossime settimane, la questione del degrado di Salerno sembra diventare una sorta di “guerra dei poveri”. Da una parte, infatti, c’è Salerno Pulita, la partecipata che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti in città, che utilizza i social per puntare il dito contro chi commette irregolarità sul territorio cittadino; dall’altra parte c’è chi prova a fare qualcosa per rendere meno indecoroso il capoluogo. Ora, però, il post pubblicato ieri mattina sulla pagina social della partecipata guidata da Vincenzo Bennet sta creando non poche polemiche in città. Sulla pagina Facebook di Salerno Pulita, infatti, è comparso un messaggio, accompagnato da alcune fotografie: «Le foto che pubblichiamo hanno un preciso ordine temporale: su Corso Vittorio Emanuele i nostri operatori hanno effettuato la normale attività di spazzamento, come sempre. A distanza di pochi minuti è arrivato l’uomo che vedete nelle foto il quale, tirando fuori carte e cartacce dall’interno di un contenitore, ha iniziato a sporcare la strada (che era stata puntualmente pulita), iniziando a ripulire ciò che aveva disseminato in giro».

Le immagini immortalano uno dei giovani stranieri che, armato degli attrezzi del mestiere, ripuliscono le strade in cambio di un “obolo” da parte dei passanti. Secondo quanto raccontato dalla “Pulita” - con tanto di immagini allegate - sarebbe il giovane straniero ad imbrattare le strade. E, per questo, la partecipata ora passa all’attacco: «Il fatto, insieme alla persona in questione, è stato segnalato alle autorità competenti che stanno svolgendo tutti controlli necessari. Sappiamo di attirare le critiche di qualcuno con questa nostra azione ma abbiamo il dovere di raccontarvi la verità per tutelare la nostra immagine e quella di centinaia di lavoratori di Salerno Pulita».

Un messaggio social che non è passato inosservato: alcuni, infatti, confermano la tesi portata avanti dalla società partecipata, ovvero che sia il giovane a sporcare le strade per poi ripulire tutto. Tanti altri, invece, hanno evidenziato il contrario. E la questione è arrivata anche alle orecchie della politica. In particolare del coordinatore cittadino dell’Udc, Sarel Malan : «L’amministrazione comunale attribuiva agli “incivili” le condizioni pietose della città. Ora, smascherata e disarmata, la strategia “comunicativa” vira mantenendo lo stesso obiettivo finale - verso un bersaglio facile, l’immigrato. Reso colpevole, sarà semplice tornare ad attaccare il comune cittadino incivile senza mai addentrarsi nelle cause reali, quindi politiche, della problematica del verde pubblico. Per tentare di giustificare la condizione di inciviltà igienico-sanitaria in cui versa la nostra città si attinge al razzismo più populista, contando di aver gioco facile in questo momento storico», il messaggio di Malan.

(al.mo.)