L'EMERGENZA EPIDEMIA

Il Coronavirus invade gli ospedali: stop ai ricoveri nell’Agro

Infermieri infetti al Covid Hospital di Scafati, fermati i nuovi accessi. A Nocera, il contagio cresce

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NOCERA INFERIORE - È davvero complicata la situazione negli ospedali del Dea Nocera-Pagani-Scafati. Il coronavirus si sta diffondendo anche tra le corsie dei reparti delle varie strutture sanitarie dell’area Nord dell’Asl Salerno. Una situazione sotto controllo ma comunque preoccupante. Il fantasma del focolaio della scorsa primavera nella Chirurgia d’urgenza dell’ospedale “Umberto I” aleggia sulle teste di dirigenti, personale e pazienti. Il direttore sanitario Maurizio D’Ambrosio è impegnato principalmente sul fronte nocerino e su quello scafatese. Le disposizioni emanate nelle ultime ore «sono tutte fatte in via precauzionale, per bloccare il contagio», riferisce il dirigente ospedaliero.

A Nocera Inferiore, infatti, è stato necessario bloccare i ricoveri in ben tre reparti: Medicina d’urgenza, Tin e Neurologia. Chiusure al pubblico per «consentire le procedure previste per la sorveglianza sanitaria», spiega D’Ambrosio. Il primo ad essere interdetto è stato il reparto di Medicina d’urgenza. È qui che si sono verificati i contagi maggiori: sette fra i pazienti e dieci fra gli operatori sanitari e medici. Una situazione che è andata ad impattare anche sull’organizzazione del personale. È anche per questo motivo che i ricoveri sono ancora fermi. Il direttore D’Ambrosio ieri ha stoppato i ricoveri anche in Terapia intensiva neonatale e in Neurologia. In quest’ultimo caso la positività al Covid-19 è stata riscontrata in una paziente, già trasferita in una struttura dedicata. In Tin, invece, è risultato positivo un infermiere. Il riscontro si è avuto in seguito ad alcuni tamponi effettuati all’indomani del ricovero d’urgenza di una bambina, figlia di una donna positiva al coronavirus.

Salvatore D'Angelo

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