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Il cordolo di via Mazzini provoca caos e proteste

Cordolo della discordia in via Mazzini, dove soltanto da pochi mesi è stata realizzata la terza carreggiata. Installato appena pochi giorni fa, il cordolo sta provocando una serie di disagi e...

Cordolo della discordia in via Mazzini, dove soltanto da pochi mesi è stata realizzata la terza carreggiata. Installato appena pochi giorni fa, il cordolo sta provocando una serie di disagi e proteste da parte degli automobilisti, che denunciano la scelta operata dell’amministrazione comunale, ritenuta quantomeno infelice per una corsia già a senso unico di marcia. La decisione di installare il cordolo al centro della carreggiata, poco distante dall’incrocio con via Gino Palumbo, sarebbe stata adottata dalla necessità di impedire la fermata in zona di veicoli i cui conducenti si recavano in alcuni negozi e punti vendita. La sosta selvaggia, in quel punto, anche se per pochi minuti, creava enormi disagi alla circolazione veicolare.

Ma la scelta ha provocato centinaia di lamentele, raccolte in particolare dal presidente di Cittadinanza attiva, Mario Pannullo. «Vogliamo sapere da quale mente è partita la geniale idea dello spartitraffico – tuona ora Pannullo – Speriamo che non sia colpa di qualche dirigente che ci costa diverse migliaia di euro l’anno. Per non parlare dell’assessore al ramo, che pare completamente assente alle esigenze dei cittadini cavesi».

La contestazione sull’installazione del cordolo sta viaggiando anche sul web, con foto e commenti vari. Ma c’è anche chi dà la colpa all’inciviltà di molti automobilisti. «Il problema è che se non si fermasse nessuno davanti al marciapiede non ci sarebbe bisogno né di strisce e né di spartitraffico – afferma Sergio Gianni – Basterebbe solo che la gente fosse più educata e rispettasse la segnaletica stradale». (a. f.)