Il Consiglio si mette a dieta Ridotti fondi e comandati

Alla Regione Campania dimezzato lo stanziamento per i gruppi. Provvedimento approvato all’unanimità. Il socialista Mucciolo: «Abbiamo una gestione tra le più virtuose d’Italia»

NAPOLI. Riduzione del 50% dei fondi per il funzionamento dei gruppi consiliari, stessa sorte per il Fondo di assistenza alle attività istituzionali, meno 25% per la comunicazione. Decorrenza immediata. Il Consiglio regionale della Campania ha approvato, all’unanimità dei presenti – 52 consiglieri – i nuovi tagli ai costi della politica. A partire dal primo gennaio prossimo, invece, i comandati del Consiglio regionale saranno ridotti del 70%. Nella prima seduta dopo l’avvio delle indagini della magistratura, sull’utilizzo dei fondi da parte dei gruppi, il Consiglio regionale campano ha deciso questi ulteriori tagli. Il fondo destinato al funzionamento dei gruppi passerà da un milione e 55mila euro a poco più di 500 mila euro. Il fondo per l’assistenza istituzionale passa da 1 milione e 800mila euro passa a 900mila euro.

I tagli sono previsti da un emendamento trasversale presentato in aula al disegno di legge sulla semplificazione del sistema normativo regionale e prevede, tra l’altro, che a partire dal primo gennaio 2013, il contributo fisso annuale è stabilito dall’Ufficio di Presidenza in base all’importo più basso degli stanziamenti annualmente corrisposti nelle altre Regioni per le medesime finalità. Bocciato un emendamento di Carlo Aveta de La Destra per la riduzione del 70% anche dei comandati della Giunta mentre è stato ritenuto inammissibile un altro suo emendamento relativo alla riduzione da 5milioni e 900mila euro a 4milioni e 130mila per lo staff del presidente della Giunta. «Sarebbe tagliare il 70% di quasi nulla – ha detto in aula Stefano Caldoro, presidente della Regione –E sarebbe in controtendenza rispetto al piano del Governo per le Regioni che hanno il blocco del turn over».

Il parlamentino risponde così all’ inchiesta della magistratura. Il socialista Gennaro Mucciolo, già vice presidente dell’assemblea ai tempi della guida Lonardo e tuttora membro dell’ufficio di presidenza quale esponente dell’opposizione, difende a spada tratta la gestione finanziaria del consiglio. «Facciamo ulteriori tagli su presunti sprechi – commenta – ma mi sento di affermare con tranquillità che dalle risultanze dell’indagine la Campania risulterà tra le Regioni più virtuose per la gestione sia dei gruppi consiliari che delle attività istituzionali e della comunicazione. Siamo forse la Regione più parsimoniosa».

Mette anche in guardia dalla demagogia e ammonisce: «L’attività politica ha i suoi costi, al di sotto dei quali non si può sostanzialmente andare. Altrimenti la politica la dobbiamo affidare solamente a chi ha i soldi per farla». Ammette che «per quello che si sta appalesando in questi giorni forse si è un po’ esagerato in una legislazione a favore dei consiglieri» ma rimarca anche che «non tutte le Regioni sono come il Lazio». E l’inchiesta sulla Campania? «Non so a cosa approderà. Possono esserci state delle spese non giustificate bene, ma si vedrà che siamo molto, molto al di sotto di altre realtà regionali».