Il Comune vara l’aumento dell’addizionale Irpef

Più cara anche l’Imu sui fabbricati destinati alle attività produttive L’opposizione insorge: «Lacrime e sangue». Prorogato il condono fiscale

Provvedimenti dolorosi, quelli discussi e approvati ieri mattina dal consiglio comunale. Provvedimenti ritenuti però necessari, sia per far fronte ai circa 33 milioni che in tre anni sono stati tagliati all’ente dal Governo centrale – come ha sottolineato l’assessore al bilancio, Alfonso Buonaiuto – sia per rimediare alle «scelte scellerate compiute negli ultimi dieci anni da chi è stato al potere in Italia, che ha dilapidato quanto costruito dal precedente governo di centrosinistra» a detta del consigliere Mimmo Galdi in risposta a quanti, dall’opposizione, hanno definito quello previsto per il 2013 un bilancio «lacrime e sangue».

L’obiettivo che l’Amministrazione si è prefissata, per il prossimo anno è quello di aumentare le entrate comunali e di razionalizzare le spese. E prova a farlo introducendo nuove misure fiscali, sulle quali si è infiammata la polemica tra maggioranza e opposizione. I provvedimenti finanziari più importanti riguardavano le aliquote Imu, l’aumento dell’addizionale Irpef dallo 0,6 allo 0,8 per mille e l’introduzione della Tares, la nuova tassa sullo smaltimento dei rifiuti. Per quanto riguarda l’imposta sugli immobili, il consiglio lascia invariate le aliquote al 4,7 per mille sulla prima casa e al 10, 6 per mille sulla seconda. Sale invece, dal 7, 6 al 10,6 per mille, l’aliquota sui fabbricati per attività produttive. Sull’aumento dell’addizionale Irpef l’opposizione – guidata principalmente da Roberto Celano e Raffaele Adinolfi – ha manifestato il suo netto dissenso. «Invece di continuare a mettere le mani nelle tasche dei contribuenti – ha più volte sottolineato Celano presentando la sua mozione – il Comune potrebbe tagliare i fondi destinati alla stagione lirica del teatro Verdi e recuperare, così, del danaro utile alla comunità».

I punti all’ordine del giorno sono scivolati via veloci, tant’è che gli stessi Celano e Adinolfi hanno proposto polemicamente ai consiglieri di maggioranza di «non perdere tempo nell’enunciare emendamenti che non sono stati illustrati nel dettaglio e che, per questo, non intendiamo approvare». Quello che il consiglio è stato chiamato a votare è stato definito dall’opposizione, «un bilancio redatto con estrema fretta, che verrà sicuramente stravolto nel corso dell’anno». Si è approvata anche l’introduzione della Tares, la nuova tassa sullo smaltimento dei rifiuti che andrà a inglobare voci prima non presenti in bolletta – come le spese per la manutenzione delle strade – la cui prima rata si pagherà a fine aprile. A fine mattinata è stato approvata anche la proroga del condono fiscale, con scadenza amarzo. In silenzio il sindaco De Luca, che non ha fatto interventi.

Fiorella Loffredo

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