«Il Comune vada via dall’area di via Canale e paghi i proprietari»

Tegola da 50mila euro sull’amministrazione Torquato La sentenza dà ragione agli eredi Russo De Francesco

Il comune di Nocera Inferiore deve restituire entro dieci giorni l’area di via Canale ai legittimi proprietari. E deve provveder al risarcimento per l’illegittima occupazione dal 2004 ad oggi. In soldoni: 50mila euro.

Una nuova doccia fredda per l’ente che arranca lungo la strada della ripresa economica. Della sentenza – che risale alla fine di dicembre - si è saputo solo nel pomeriggio di ieri. Il Tribunale ha accertato “la risoluzione del contratto di concessione dell’8 aprile 2003 per la scadenza dello stesso alla data 31 gennaio 2004”. Di conseguenza ha dichiarato “illecita e contra jus l’ancora perdurante occupazione (dal primo febbraio 2004 da parte del Comune) dell’area di 5337 metri quadrati circa, rientrante nel più vasto terreno di via Canale 42, della complessiva estensione di 8596 metri quadrati”.

Poi la nota dolente. La sentenza condanna il Comune all’immediata restituzione agli eredi dell’area “liberandola da cose e persone” e al pagamento di circa 50mila euro circa, a titolo di risarcimento dei danni provocati dall’illegittima occupazione del suolo, protrattasi dal primo febbraio 2004 (ossia dal giorno successivo alla scadenza della concessione) fino ad oggi. Somma “maggiorata degli interessi nella misura legale e del maggior danno corrispondente all’eventuale eccedenza del saggio medio di rendimento netto dei titoli di Stato con scadenza non superiore a dodici mesi rispetto allo stesso saggio legale, tutti da computarsi con decorrenza dalla data 25 marzo 2011 di notifica dell’atto di citazione e fino all’effettivo soddisfo”.

Il Comune requisì lo spazio degli eredi Russo De Francesco, con successiva espropriazione, per allestirvi un campo di prefabbricati leggeri dopo il terremoto del 23 novembre 1980. Rientrati in possesso dell’area nel 2001, i proprietari acconsentirono ad una concessione temporanea del suolo all’amministrazione Romano dietro impegno al pagamento di un fitto simbolico. Senza peraltro incassarlo sempre e senza riuscire, a tutt’oggi, a riprendere possesso di quella che è divenuta una delle più capienti aree parcheggio della città.

Il Tribunale ha anche condannato il Comune al versamento ai Russo De Francesco di una serie di “sommette” collaterali: “392 euro per esborsi ed altri 6mila per compenso, oltre Iva e Cap, come per legge, da attribuirsi ai procuratori antistatali, avvocati Carmine Cosentino e Ciro Petrosino».

Patrizia Sereno

©RIPRODUZIONE RISERVATA