Il Comune: su avvisi Soget sono possibili le rettifiche

Tre gli uffici pronti a fornire chiarimenti. Soppresso il canone sui passi carrabili Scoppia il caso della pubblicità. Piano: «Insegne abusive ma si chiede il balzello»

CAPACCIO. Tra le tante tasse, che i contribuenti capaccesi dovranno pagare, almeno una l’amministrazione del sindaco Italo Voza ha deciso di sopprimerla. Si tratta del canone di concessione, per il 2014, dei passi carrabili. Restano però validi i canoni che si riferiscono agli anni scorsi, per i quali sono in corso gli accertamenti della società Soget. Intanto, però, dopo le polemiche sulle cartelle esattoriali inviate ai contribuenti dalla Soget, il Comune ha pubblicato un avviso per chiarire la situazione.

“Come noto – si legge nella nota – sono in corso attività di rilevazione di immobili ed atti di accertamento da parte della Soget a carico dei cittadini e delle attività produttive in materia di tributi locali. Il consiglio comunale, con la delibera 108 del 20 dicembre 2013, ha adottato chiarimenti interpretativi su alcuni articoli del vigente regolamento Tarsu. Si invita, pertanto, la cittadinanza a verificare gli accertamenti dei tributi locali, alla luce dei chiarimenti della delibera citata, con la possibilità di rettificare in autotutela o mediante accertamento con adesione gli atti ricevuti con imposizioni non rispondenti ai detti chiarimenti, recandosi presso gli uffici tributi di Capaccio capoluogo, Capaccio scalo e piazza Santini”.

A sollevare ulteriori contestazioni è però il presidente del movimento “Vola alto”, Giovanni Piano: «Non è concepibile che il Comune chieda il pagamento della tassa sulla pubblicità su insegne abusive». Piano entra nel merito degli accertamenti tributari avviati dal Comune che, finora, hanno consentito di scoprire un’evasione superiore ai dieci milioni di euro. Tra le cartelle notificate ai contribuenti ci sono anche quelle riguardanti la richiesta di pagamento per la pubblicità.

«Il concetto è molto semplice – afferma Piano – Per installare un’insegna, che sia luminosa o meno, nel comune di Capaccio è necessaria un’autorizzazione paesaggistica in quanto la zona è vincolata. Va dunque chiesto un permesso (una “Scia” o una “Dia”) al Comune, che è tenuto a chiedere alla Soprintendenza il parere ambientale. Inoltre, nelle zone sottoposte a vincolo archeologico è vietato installare insegne pubblicitarie, cartelli e simili (Codice della strada). Ora il paradosso è che il Comune chiede il pagamento della tassa sulla pubblicità ai commercianti quando è notorio che quasi tutte le insegne sono abusive». Piano contesta anche il pagamento dei passi carrabili nelle zone agricole riferibili agli anni addietro e conclude:«Ogni agricoltore ha creato più accessi nella stessa proprietà pagarli tutti è impensabile».

Angela Sabetta

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