Il Comune si riprende la tenuta “Criscuolo”

Pagani: è stata riapposta la targa rimossa dalla famiglia D’Auria Petrosino Rimane aperta la vicenda giudiziaria sulla occupazione dell’immobile

PAGANI. Ritorna la targa “Ente Borse Studio” sulla facciata della discussa Tenuta Criscuolo.

Dopo i lavori di restauro di qualche anno fa alla tenuta data in dono alla fondazione Borse di studio per studenti meritevoli dal cavaliere Michele Criscuolo, la targa era sparita dalla facciata principale della villa che è da decenni abitata dai Petrosino D’Auria, e in particolare dalla moglie del boss dell’omonimo clan Giacchino “spara spara”. La tenuta era balzata agli onori della cronaca con le ultime vicende giudiziarie legate al processo “Linea d’ombra” che vedeva tra gli imputati l’ex sindaco Alberico Gambino e i due figli del boss Giacchino, Michele e Antonio Petrosino D’Auria.

Secondo i capi d’imputazione del pm Montemurro la tenuta Criscuolo sarebbe stata una delle contropartite ottenute dai fratelli Petrosino D’Auria in cambio del loro appoggio alle varie campagne elettorali sostenute da Alberico Gambino, il quale non avrebbe mai effettuato controlli sul regolare pagamento del canone di locazione che la famiglia Petrosino D’Auria avrebbe dovuto versare nelle casse del comune ogni anno. Capi d’accusa che lo scorso mese di marzo vennero rigettati dai giudici del tribunale nocerino. Infatti nella sentenza si poteva leggere che il fondo appartenuto a Michele Criscuolo dal 1976 era stato ceduto in affitto agli eredi Petrosino D’Auria in quanto la moglie di Giacchino era una coltivatrice diretta del fondo e che, quindi, non occupava abusivamente l’immobile. Le operazioni di affissione della targa sono stati effettuati sotto l’occhio degli uomini della polizia locale del comandante Prudente e dei carabinieri del tenente Iannelli.

Aldo Padovano

©RIPRODUZIONE RISERVATA

GUARDA LA FOTOGALLERY

E COMMENTA

www.lacittadisalerno.it