agropoli/progetto da 5 milioni
Il Comune rifiuta il drone perfetto
L’ha realizzato per usi civili Claudio Rocco offrendolo gratis alla città
AGROPOLI. Il Comune di Agropoli ha detto tre volte no, da ultimo questa estate, a un sogno che ingegneri esperti hanno stimato del valore di circa 5 milioni di euro. Il sogno è quello dell’agropolese Claudio Ruocco, che dopo anni di prove e di esperimenti è riuscito a rendere perfetto il suo drone. «Sono riuscito a creare un software, non ancora brevettato - ha spiegato Ruocco, sempre assistito e aiutato dalla moglie, Giusy Cella - in grado di fare cose straordinarie vicino ai prototipi militari, sempre per il bene della comunità civile».
Un drone standard, infatti, si solleva massimo di 120 metri e copre una distanza di allontanamento dall’operatore fino ai 500 metri. Grazie al software ideato dall’agropolese, invece, tutto questo è preistoria. Il suo software permette al multirotore di agganciarsi al satellite russo Glonass, e una volta in volo, di realizzare video in tempo reale, scattare foto a 360 gradi, non avere limiti di longitudine e latitudine, rilevare tracce termiche e trasportare attrezzature salvavita fino a 10 chili. C’è di più, dopo l’ultimo potenziamento, il software può, una volta programmato, gestire in completa autonomia il multirotore che, di conseguenza, può volare da solo e eseguire in maniera autosufficiente quello che gli viene richiesto dal tecnico esperto. Nello specifico, il kit può essere impiegato per delle operazioni di ricerca in caso di incendio e calamità naturali, per controllare il territorio, la viabilità, in caso di incidenti e per molto altro, non solo per fini ludici.
Quello di Claudio Ruocco è il primo drone italiano nel suo genere, una sentinella area al servizio dei civili e a sostegno delle forze dell’ordine e delle istituzioni. «Quando ho sentito la stima economica del mio progetto - ha dichiarato - ho stentato a crederci. Il mio sogno potrebbe diventare realtà, finalmente. Da privato, un kit completo come il mio, senza il monitoraggio di un esperto, ha un costo di circa ventimila euro. Peccato che il Comune di Agropoli non abbia creduto nella proposta, offerta in maniera completamente gratuita alla mia cittàin cambio di una mappatura aerea del territorio».
Cljo Proietti
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Un drone standard, infatti, si solleva massimo di 120 metri e copre una distanza di allontanamento dall’operatore fino ai 500 metri. Grazie al software ideato dall’agropolese, invece, tutto questo è preistoria. Il suo software permette al multirotore di agganciarsi al satellite russo Glonass, e una volta in volo, di realizzare video in tempo reale, scattare foto a 360 gradi, non avere limiti di longitudine e latitudine, rilevare tracce termiche e trasportare attrezzature salvavita fino a 10 chili. C’è di più, dopo l’ultimo potenziamento, il software può, una volta programmato, gestire in completa autonomia il multirotore che, di conseguenza, può volare da solo e eseguire in maniera autosufficiente quello che gli viene richiesto dal tecnico esperto. Nello specifico, il kit può essere impiegato per delle operazioni di ricerca in caso di incendio e calamità naturali, per controllare il territorio, la viabilità, in caso di incidenti e per molto altro, non solo per fini ludici.
Quello di Claudio Ruocco è il primo drone italiano nel suo genere, una sentinella area al servizio dei civili e a sostegno delle forze dell’ordine e delle istituzioni. «Quando ho sentito la stima economica del mio progetto - ha dichiarato - ho stentato a crederci. Il mio sogno potrebbe diventare realtà, finalmente. Da privato, un kit completo come il mio, senza il monitoraggio di un esperto, ha un costo di circa ventimila euro. Peccato che il Comune di Agropoli non abbia creduto nella proposta, offerta in maniera completamente gratuita alla mia cittàin cambio di una mappatura aerea del territorio».
Cljo Proietti
©RIPRODUZIONE RISERVATA.