«Il Comune non può accollarsi la metro»

L’assessore Cascone: «Nessuna notizia dalla Regione sulla proroga del contratto in scadenza il 31. Il servizio è a rischio»

Trenitalia e Comune di Salerno non hanno ancora notizie precise in merito alla proroga del contratto di servizio che consentirebbe di scongiurare lo stop della metropolitana di Salerno, per la seconda volta in un anno, con la differenza che questa volta sarebbe un autogol clamoroso per la giunta Caldoro in vista delle prossime elezioni regionali. Come anticipato ieri, il contratto attualmente in essere che legittima Trenitalia a svolgere servizio sulla linea ferrata cittadina, scade il 31 dicembre ed al momento della necessaria proroga che consentirebbe la prosecuzione del servizio non c’è traccia. Nulla è stato comunicato a Trenitalia, analoga situazione riguarda il Comune di Salerno che dovrebbe provvedere con Salerno Mobilità a regolamentare la gestione delle stazioni. «Già nei mesi scorsi, nello scambio di lettere con l’assessorato regionale ai trasporti- ha chiarito l’assessore comunale alla mobilità Luca Cascone- avevamo chiesto conferme sulla continuazione del servizio, anche perché dalla nostra parte dobbiamo mettere in piedi la gestione delle stazioni. Auspichiamo che come verranno prorogati i servizi regionali, lo stesso accada anche per la metropolitana. Aspettiamo notizie concrete per procedere con l’organizzazione, qualcosa avremmo già dovuto sapere, c’è un contratto in scadenza al 31 dicembre che andrà rinnovato anche in considerazione della situazione delle gare che attualmente sono sospese a causa dei ricorsi presentati dalle aziende».

Di certo c’è che il Comune di Salerno non può economicamente spingersi oltre la gestione delle stazioni ed il finanziamento dell’integrazione di servizi aggiuntivi. «L’amministrazione comunale- ha confermato Cascone- non può accollarsi il servizio per intero». Ed in merito all’ipotesi- spesso rilanciata dall’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella- di tagliare corse al Cstp per spostare risorse sulla metro, Cascone ha ribadito: «di tagli al traposto su gomma ce ne sono stati già tanti, effettuarne altri vorrebbe dire mettere in ginocchio aziende e pendolari». Le organizzazioni sindacali, invece, si rivolgono direttamente alla Regione per chiedere di non bloccare il servizio. «Non possiamo permettere che ciò accada- ha avvertito il segretario provinciale della Fit Cisl Sergio Galdi-. Questo significherebbe togliere un servizio ormai integrato intorno al quale si sta riorganizzando anche quello del Cstp in un’ottica di razionalizzazione ed efficientamento e andrebbe anche a danno dei lavoratori».

Della stessa opinione anche il segretario provinciale della Filt Cgil Amedeo D’Alessio che ha già annunciato «ogni azione sindacale possibile a tutela di lavoratori e servizio». Alla Regione, però, D’Alessio chiede anche un impegno più concreto per la metropolitana. «La metropolitana- ha detto- è un’infrastruttura necessaria e va potenziata. Va estesa fino al campus universitario di Fisciano da un lato e fino ad Eboli dall’altro, in modo da venire incontro alle esigenze dell’utenza. I fondi europei potrebbero esserci utili nello sviluppo dell’infrastruttura».

Carmen Incisivo

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