Il Comune non paga la ditta Lavori fermi alla “De Amicis”

Sarno: non sono stati ancora liquidati all’impresa di Brusciano due stati di avanzamento Il timore adesso è che l’opera possa rientrare nel lunghissimo elenco delle “incompiute”

SARNO. Fermi i lavori al cantiere della De Amicis. La ditta da almeno una settimana non ha ripreso l’esecuzione dell’appalto per il consolidamento statico e la manutenzione straordinaria del vecchio edificio scolastico nel cuore della città. Gli uffici non danno termine per la ripresa dei lavori perché il problema potrebbe essere non solo di natura tecnica, ma anche economica. In pratica, la ditta avrebbe presentato degli stati di avanzamento e non avrebbe ricevuto regolarmente il corrispettivo. Nello stesso tempo, però, voci di corridoio parlano di difficoltà della stessa impresa esecutrice nel sostenere i costi per l’appalto che, strada facendo, potrebbero essere diventati insostenibili rispetto alla somma di aggiudicazione.

Insomma, l’opera rischia di finire in un vicolo cieco, subendo rallentamenti nella realizzazione e aprendo scenari difficili da decifrare. L’obiettivo di evitare il cantiere-lumaca potrebbe essere fallito, anche se, allo stato, vi sarebbe in corso anche una piccola variante sui lavori generali. La De Amicis, allo stato, è il principale cantiere aperto in città. Ad aggiudicarsi l’opera è stata la ditta Cores, con sede in Brusciano con un ribasso sulla base d’asta di un milione e 800 mila euro di oltre il 50 %. Già l’anno scorso, l’impresa aveva presentato profonde riserve rispetto al progetto al punto da rasentare la rescissione del contratto e paventando l’idea di un errore progettuale.

Una mediazione del sindaco Amilcare Mancusi fece rientrare tutto. Il problema, però, potrebbe essersi riproposto.

Sotto accusa, chiaramente, finisce il ribasso notevole praticato dalla Cores rispetto alla base d’asta dell’appalto che ha praticamente dimezzato il costo complessivo delle opere da eseguire. Il cantiere, allo stato, comincia a dare anche i primi segni di incuria tanto che qualche vicino non ha mancato di segnalare piccoli inconvenienti igienico-sanitari. La De Amicis fu chiusa alla fine del 2005 perché presentava dei problemi di natura statica e il sindaco emise una ordinanza che impediva l’utilizzo dell’edificio. Il progetto di recupero attuale è lo stralcio, per motivi economici, di un più ampio elaborato che arriva a oltre quattro milioni.

Il programma di esecuzione prevede una durata dell’intervento pari a 520 giorni lavorativi con la riconsegna all’ente prevista entro la primavera del 2014. Le opere previste consistono nell’abbattimento del piano superiore, prima destinato al liceo, e nel rifacimento del tetto, delle facciate e degli infissi, con adeguamento alla normativa antisismica. Verrà anche recuperata la facciata storica dell’edificio, riportandola alla sagoma antecedente la sopraelevazione.

Gaetano Ferrentino

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