Il Comune incassa poco dagli immobili 

Appena 892mila euro, in pratica meno di mille all’anno per ciascuno dei 915 contratti di locazione. Case da 8 euro al mese

Ammontano a 892mila e 417 euro le entrate per il Comuneprovenienti dai fitti attivi nel 2017. In totale sono 915 gli immobili che sono stati dati in fitto tra alloggi destinati a privati, locali terranei e sedi di associazioni. Facendo un rapido calcolo risulta che per ognuno di essi il Comune di Salerno ha incassato in media poco meno di mille euro. Questo perché i canoni sono nella maggior parte dei casi decisamente bassi. Inoltre, spulciando l’elenco risultano venticinque immobili per i quali non è stato incassato nemmeno un euro; si presume che tale dato sia dovuto al fatto che gli inquilini siano morosi o che abbiano avuto in concessione gli spazi gratuitamente. Questi venticinque locali, infatti, sono in massima parte occupati da associazioni, come viene riportato nell’elenco; purtroppo non è specificato di quali associazioni si tratti.
I locali. In ogni caso il canone più alto versato nel 2017 è stato di 33mila 422 euro per un locale in via Picenza 92. Altri 30mila euro sono arrivati dal fitto di un locale di 180 metri quadri in viale Ciro Menotti 12/14. Dopodiché le cifre si assottigliano notevolmente. Basti pensare che per un locale in via Roberto Guariglia sono stati versati poco più di 6 euro e 12 per un altro locale in via Principessa Sichelgaita. In totale sono 40 i locali inseriti nell’elenco dei fitti attivi. Quattro di questi sono tra quelli per i quali non risulta versato alcun canone. Per i restanti si va appunto da un minimo di 6 euro ad un massimo di 33mila. Tra questi due estremi figurano canoni molto bassi anche per spazi situati nel centro di Salerno. Ad esempio per un locale di 19 metri quadrati in piazza Vittorio Veneto sono stati versati poco più di 6mila euro, mentre addirittura per un locale in via Arce 5/7 di 272 metri quadrati soltanto 1159 euro, in pratica meno di 100 euro al mese. E, come diceva un noto presentatore televisivo, non finisce qui. In via dei Carrari 25, per 1022 metri quadrati, sono stati versati nel 2017 soltanto 2mila e 600 euro.
Gli alloggi. Se questa è la situazione dei locali, resta da esaminare tutto il capitolo relativo agli alloggi. Ben 787 quelli presenti nell’elenco, quasi tutti rientranti nella categoria Erp (Edilizia residenziale pubblica) e per tale motivo concentrati in buona parte nella zona orientale della città. Anche in questo caso i canoni versati risultano davvero bassi. Ad esempio, per un appartamento di 55 metri quadri al terzo piano in piazzetta Mamma Lucia sono stati versati 46 euro. Spulciando ancora si scopre che per un appartamento al terzo piano in viale Fausto Andria, nella zona di Matierno, della grandezza di 95 metri quadrati, sono stati versati 92 euro, cioè poco meno di 8 euro al mese. La stessa somma è stata versata per un immobile delle medesime dimensioni sito in piazzetta Galdi. Spostandoci verso il centro, per un appartamento in via Santa Trofimena, nella zona del Duomo, sito al secondo piano e di 60 metri quadrati, sono stati versati 123 euro. Nell’elenco c’è anche un alloggio con mansarda in via Roma di poco più di 100 metri quadrati per il quale è stato versato un canone annuo di 6mila e 423 euro.
I terreni agricoli. A completare la mappa dei fitti attivi anche dei terreni. C’è il castagneto a Calvanico ampio poco meno di 125mila metri quadri che ha fruttato un canone di poco superiore ai mille euro. Solo 105 euro sono arrivati, invece, dal noccioleto a Mercato San Severino e 65 euro da un fondo agrario a Fisciano di 3mila metri quadrati.
Angela Caso
©RIPRODUZIONE RISERVATA