Il Comune fissa gli aumenti per le tariffe del cimitero

Per l’amministrazione erano più basse di quelle praticate nei centri vicini L’ultimo ritocco risale a due anni fa. Il nuovo listino è già entrato in vigore

Il Comune di Salerno decide di aumentare le tariffe cimiteriali. La motivazione di tale scelta è scritta nella delibera di Giunta numero 39 dello scorso 22 gennaio; l’aggiornamento si rende necessario dal momento che le tariffe, “come da indagini espletate, risultano inferiori a quelle vigenti nei comuni limitrofi”. Palazzo di Città quindi si adegua ai prezzi del mercato e rivede le tariffe per le varie operazioni cimiteriali, per le concessioni dei loculi, per i suoli relativi all’edificazione di cappelle ed edicole funerarie, per l’assegnazione di nicchie e per il rilascio del trasporto delle salme presso altri cimiteri.

Ma vediamo nel dettaglio le varie voci e soprattutto cerchiamo di capire l’effettivo aumento; per fare questo bisogna risalire al 2014 anno dell’ultimo aggiornamento. Si tratta di piccoli ritocchi verso l’alto. Ad esempio per l’inumazione in sepoltura provvisoria con concessione decennale si passa dagli attuali 55 euro a 60 euro, per quella con concessione ultradecennale da 68 a 75 euro. La tumulazione che ad oggi andava da un minimo di 80 a un massimo di 97 euro, aumenta da un minimo di 85 a un massimo di 102 euro. Quindi, in media, c’è un aumento di circa 5 euro. Lo stesso registrato relativamente alle esumazioni che passano da un minimo di 55 a un massimo di 96 euro, a un minimo di 60 fino a un massimo di 102 euro.

Vediamo anche altri tipi di operazione. Ad esempio, la traslazione della salma all’interno dell’area cimiteriale passa da 110 euro a 160 euro. Il costo di altre operazioni resta inalterato, come l’autorizzazione al trasporto in altri comune (85 euro) o lo smaltimento di materiali lignei (95 euro). Aumenta e considerevolmente, invece, il rilascio delle autorizzazioni per la cremazione da 10 a 35 euro.

Se si va ad esaminare il capitolo relativo alle concessioni, anche in questo si registrano degli aumenti. La concessione di un’area 3metri per 3metri per l’edificazione di monumenti vari passa da 9.800 euro a 10mila euro. Allo stesso modo per ottenere la concessione di loculo con durata cinquantennale (ad esclusione di quelli relativi al complesso monumentale) bisognerà sborsare da un minimo di 2mila euro (sesto livello a fornello) ad un massimo di 3.450 euro (primo livello frontale); in passato, invece, si andava da un minimo di 1890 euro a un massimo di 3.340 euro. Allo stesso modo si registra un aumento relativamente alle nicchie dell’ossario, sia quelle con concessione trentennale, che quelle del “blocco San Francesco” di cinque euro, per cui oggi si paga da un minimo di 200 a un massimo di 500 euro. Aumentati anche gli ossari di famiglia: da 450 a 500 euro. Nella delibera sono stati poi inseriti i costi dei loculi degli epigei del mausoleo con concessione cinquantennale (non presenti nel provvedimento più vecchio); in questo caso si dovrà pagare da un minimo di 3700 euro (primo livello) a un massimo di 4mila (terzo livello).

Nell’atto di Giunta recentemente approvato si stabilisce anche che le tariffe relative alle sole inumazioni ed esumazioni da fosse concesse per dieci anni non vengono applicate in presenza di una famiglia indigente appositamente segnalata dal settore delle Politiche sociali. Le nuove tariffe sono entrate ufficialmente in vigore a partire da questo mese.

©RIPRODUZIONE RISERVATA