Il comune di Nocera risparmia otto milioni

Rigettato il ricorso di Cava de’ Tirreni sulla transazione chiusa con la Seta Torquato: «Sulla vicenda dei rifiuti abbiamo seriamente rischiato il dissesto»

È stato rigettato il ricorso del comune di Cava de’ Tirreni rispetto alla transazione tra il comune di Nocera Inferiore e la Se.T.A., chiusa per circa 10 milioni di euro. L’amministrazione comunale nocerina ha risparmiato più di 8 milioni di euro. Un debito che, se fosse stato rimesso in gioco, avrebbe influito non poco sulla stabilità finanziaria dell’ente di piazza Diaz. La pronuncia dei giudici è arrivata mercoledì pomeriggio.

Il Tribunale di Nocera Inferiore ha, insomma, confermato la bontà dell’atto siglato lo scorso luglio. Originariamente il contenzioso sfiorava i 18 milioni di euro. Un vero e proprio macigno per Nocera. Il sindaco Manlio Torquato, grazie al lavoro del suo vice Mario Campitelli e dell’ex assessore Antonio Angrisani, ha notevolmente ridotto i margini facendo leva su contestazioni per servizi mai resi e penali varie. L’accordo era andato importo con il pagamento della terza tranche di 5.100.000 euro accordata dal tribunale fallimentare. In precedenza erano stati staccati due assegni a due banche creditrici della Se.T.A. In totale l’esborso è stato di 9.850.000 euro. Tanti soldi, ma non quelli reclamati in un primo momento dalla società che ha gestito fino al 2013 la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, né quelli sostenuti da Cava de’ Tirreni.

Contento del risultato raggiunto, affiancato dall’avvocato Filippo Castaldi che insieme al collega Avallone ha difeso il comune, il sindaco Manlio Torquato ha dichiarato: «Questa partita è stata una tappa fondamentale per quanto riguarda l’azione di risanamento finanziario. Una tappa che ha rappresentato un punto di svolta per l’amministrazione comunale, sia in termini finanziari che come valutazione del servizio». In questo periodo la gestione della raccolta rifiuti ha rischiato grosso: «L’utilizzo stesso dei beni strumentali, di cui deve avvalersi una società di raccolta rifiuti, è stato fortemente ipotecato e ha fortemente condizionato la qualità e l’operatività del servizio. Ci siamo dovuti sobbarcare decisioni pesanti – ha aggiunto il sindaco – che in questa sospensione di tempo fino al provvedimento di mercoledì ci hanno fatto vivere con l’ansia per il servizio reso».

Il debito, che pesava come una zavorra sul Comune, ha portato l’ente sull’orlo del dissesto. Baratro che per il primo cittadino è stato scongiurato: «I cittadini devono sapere che quella del risanamento finanziario è stata la partita della vita di questa amministrazione. Se l’ente fosse stato dichiarato dissestato avrebbe dovuto portare sulle spalle un grande peso». Torquato ha anche aggiunto che «questa vittoria non è stata una partita tra società o va sventolata tra due comuni vicini, ma ha evitato ricadute micidiali e ingiuste sul nostro comune».

©RIPRODUZIONE RISERVATA