Castellabate

«Il Comune deve pagare 37mila euro»

 La somma è dovuta alla Regione Campania a seguito dei verbali per i sopralluogo dell’Arpac del 25 agosto 2008, a cui seguirono due decreti ingiuntivi notificati all'Ente costiero nell’agosto 2012

CASTELLABATE. Cartella di Equitalia recapitata al comune di Castellabate per un importo di oltre 37mila euro. Nel relativo provvedimento si evince che tale quota è dovuta alla Regione Campania a seguito dei verbali per i sopralluogo dell’Arpac del 25 agosto 2008, a cui seguirono due decreti ingiuntivi notificati all'Ente costiero nell’agosto 2012.
Il comune di Castellabate ha deciso di fare opposizione, presso il Tribunale di Vallo della Lucania, alla cartella in questione in quanto «sono decorsi oltre cinque anni dalla richiesta di pagamento». I fatti si riferiscono, appunto, a nove anni fa: l’Ente venne sanzionato dall’Arpac per il superamento dei valori limite di cloruri nel processo di depurazione nell’area del “Pozzillo”. Il comune contestò la sanzione, inviando alla Regione Campania una nota esplicativa.
Nella stessa, a firma del dottor Francesco Amato, titolare della società che si occupava di gestione, conduzione e controllo del ciclo depurativo degli impianti di depurazione di Maroccia e di Ogliastro Marina, si leggeva che: «Le condotte di adduzione della rete fognaria della frazione S. Maria di Castellabate e S. Marco di Castellabate e le relative stazioni di pompaggio del refluo urbano, sono poste sulla spiaggia "Pozzillo". Quindi, sia le due condotte, che le vasche di raccolta e pompaggio del refluo, sono a contatto con l’acqua di mare». La manutenzione effettuata sia nell’anno 2014, con il ripristino dei pozzetti, sia nell’anno 2015, «non hanno dato esito positivo». La Regione non accolse le difese dell’Ente in toto ma, sulla base dei referti analitici, operò la riduzione della sanzione. (a. p.)