«Il Comune collabori con l’Asi» 

Il presidente del Consorzio, Visconti, e il blocco burocratico: «C’è un problema di gestione dei rapporti»

«L’amministrazione comunale e alcuni consiglieri non si rendono conto che effettivamente c’è un problema». Il presidente del Consorzio Asi, Antonio Visconti, prova a chiudere il cerchio replicando a Cecilia Francese e a Valerio Longo. I consiglieri di “Etica”, intanto, fanno quadrato attorno all capogruppo Roberto Cappuccio dopo gli attacchi del presidente di “Battipaglia Nostra”, Carlo Zara. Visconti prova a chiudere il dibattito sul rilascio dei nulla osta alle aziende che vogliono insediarsi in zona industriale e sul protocollo d’intesa saltato.
La delicata questione riguardante le conseguenze del recesso comunale dall’Asi, deliberato nel 2011 dall’amministrazione Giovanni Santomauro, è seguita dall’assessore Francesca Napoli, e non più da Stefania Vecchio, che pareva più propensa alla stipula di un protocollo. Da Palazzo di Città fanno sapere che dietro il cambio di guardia non c’è alcuna volontà di esautorare la Vecchio e che il mandato alla Napoli è una naturale conseguenza della delega alle attività produttive.
In attesa d’un pronunciamento sul caso Agrifina, però, gli uffici non rilasciano le autorizzazioni da sette mesi. E Visconti, battipagliese che da febbraio è alla guida del Consorzio, interviene. «Il protocollo - spiega - lo avevano richiesto dal Comune ed era stato discusso con il sindaco, tant’è che avevano individuato perfino la data della firma; poi le successive evoluzioni valutative non ci sono mai state comunicate». A suo dire, un problema c’è: «È di gestione dei rapporti e delle procedure, ed esisterà finché l’ufficio tecnico del Comune continuerà a ritenere necessario il rilascio del nulla osta preventivo dell’Asi». Da qui l’invito all’amministrazione: «Anziché contestarci, facciano chiarezza tra di loro e acquisiscano i pareri dei dirigenti».
Il commercialista apre le porte all’amministrazione: «Venite all’Asi e valutate i progetti messi in campo sugli altri agglomerati grazie ai contributi messi a disposizione dalla Regione, perché un rapporto collaborativo consentirebbe di progettare qualcosa anche a Battipaglia, visto che le sue condizioni sono oggettivamente peggiorate anche per la scarsa chiarezza nelle competenze di gestione, derivante dai continui cambiamenti di opinione da parte del Comune». Sugli appesantimenti burocratici: «Da quando sono al Consorzio, le pratiche che non presentano errori o vizi di legittimità vengono evase ad horas, e con gli imprenditori di battipaglia c’è massima collaborazione».
Intanto Pietro Cerullo e Vincenzo De Sio replicano a Zara: «Non capiamo l’interesse nel muovere la macchina del fango nei confronti del nostro capogruppo Cappuccio, verso il quale esprimiamo piena solidarietà. Ci rivolgeremo a sedi diverse e più opportune».
Carmine Landi
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