«Il Comune ci risarcisca del danno dei mercatini»

Gli alimentaristi di Fiesa Confesercenti pronti ad azioni legali contro l’ente Correra: «Assurdo che attività con grandi lacune igienico-sanitarie lavorino»

Una raccolta firme tra quegli esercenti che si sentono danneggiati per come l’amministrazione ha gestito gli eventi natalizi. Con il fine di dare mandato a un legale, o più, per chiedere un risarcimento economico al Comune. Finita, o placatasi almeno in parte la polemica sul costo delle Luci d’Artista, la pietra dello scandalo in questo Natale 2013 è rappresentata dalla fila di stand “stranieri”, per lo più con prodotti alimentare in bella mostra, che da fine novembre popolano il lungomare cittadino e che portano la firma di un’associazione tutt’altro che locale, l’ormai famosa onlus torinese Buongiorno Italia. La Fiesa-Confesercenti, in tutela degli esercenti che vendono generi alimentari, come macellai, pasticcieri, panettieri, pescherie e quant’altro, ha fin da subito contrastato il progetto portato avanti dall’amministrazione comunale sui mercatini di Natale - «e non per penalizzare i titolari degli stand e quindi l’associazione onlus che ha organizzato la manifestazione», ci hanno tenuto a precisare i membri del sindacato in un comunicato diramato ieri - ma perchè gli esercenti salernitani non sono stati messi in condizione di poter partecipare nè all’ideazione nè tantomeno alla messa in campo delle iniziative programmate. Cosa che in un momento economico difficile come questo e alla luce del dato che le luci d’artista sono state in questi anni finanziate dai cittadini e dai commercianti salernitani, sarebbe stata cosa gradita.

Quegli strudel e quei macarones che poco hanno a che fare con la nostra tradizione dolciaria in bella mostra sul lungomare hanno dato poi la “mazzata” finale. E un motivo in più per esacerbare gli animi. «Sono gravissime le dichiarazioni dell’ex pretore della Salute Carlo Correra, professionista attendibile e serio - afferma Carmine Russo presidente provinciale e membro dell’esecutivo nazionale di Fiesa-Confesercenti - il quale denuncia il rischio serio che i prodotti alimentari messi in vendita negli stand dei mercatini vengano esposti a polveri sottili, ozono, anidride solforosa ed altri gas nocivi emessi dai tubi di scappamento di una fila interminabile di auto, con gravi rischi per la salute pubblica». Ed ecco l’azione legale annunciata: «Gli esercenti in maniera privata presenteranno gli esposti alla procura, la quale dovrà verificare l’operato degli organi preposti - continua Correra -. Non accettiamo il silenzio su questa situazione, come non accettiamo l’assenza di prese di posizioni reali delle altre associazioni di categoria e delle associazioni dei consumatori. È assurdo - conclude - che per un’anomalia qualsiasi all’interno delle attività commerciali vengono chiuse le saracinesche, ed invece si consenta ad attività con grandi lacune igienico sanitarie di poter operare».

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