Il Comune cerca privati per allestire e gestire la nuova area mercato 

Vendita spostata nell’ex scalo merci a corso Vittorio Emanuele L’investimento previsto ha un valore superiore a due milioni

Sembra una storia senza fine quella del mercato settimanale di via Leonardo da Vinci. È ormai dal 2013 che è emersa la necessità di delocalizzarlo e il Comune ad oggi è ancora alla ricerca di un operatore economico che prenda in carico la progettazione e la gestione del nuovo sito per un investimento del valore superiore a due milioni di euro. Una decisione inevitabile, quella presa dalla giunta dell’ex sindaco Pasquale Mauri e confermata dall’attuale esecutivo guidato da Cosimo Ferraioli. Lo spazio del rione Alfano che per decenni ha ospitato il mercato angrese non è infatti adeguato: la densità abitativa troppo alta e gli inevitabili rallentamenti del traffico sono i problemi principali. E poi ci sono le questioni legate alla sicurezza, all’igiene pubblica e all’incolumità dei residenti dell’area. Tutte situazioni complesse da risolvere per l’amministrazione angrese.
Da qui la scelta della delocalizzazione. Già scelta anche la destinazione: l’ex scalo merci ferroviario di corso Vittorio Emanuele, una superficie totale di circa 19.935 metri quadrati, di cui oltre 11mila sono proprietà di privati. Il Comune dovrà quindi procedere a nuove espropriazioni, per un valore che è stato fissato in 550mila euro. Bisognerà inoltre demolire alcuni manufatti che ancora insistono sul lotto prescelto, pavimentare l’area, occuparsi dell’impianto di illuminazione, provvedere alla creazione di aree verdi, realizzare le condutture per la raccolta di acque bianche e molto altro. Ma nonostante le criticità e gli oneri – perlopiù a carico del privato a cui sarà affidata la progettazione del nuovo sito - l’ente di via Crocifisso ha ritenuto che quello fosse lo spazio giusto per tutta una serie di motivazioni evidenziate dai tecnici che si sono occupati dello studio di fattibilità.
Ad aver convinto sono soprattutto la posizione e la vicinanza con un’area di proprietà comunale destinata a parcheggio. In più il lotto si trova in una zona urbana che è ritenuta facilmente accessibile dal centro cittadino e raggiungibile anche dai paesi limitrofi e dalle periferie; è inoltre dotato di due accessi e ai confini non sono presenti densi agglomerati abitati. Questo tranquillizza l’amministrazione sulla possibilità di generare nuovi disagi legati alla viabilità. Questa quindi la soluzione finale. Ora si aspetta di capire quale operatore economico si aggiudicherà l’affidamento. Mentre già scattano però le polemiche sull’ennesima privatizzazione in arrivo.
Valentina Comiato
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