Il Comune cede il 49% di Salerno Energia vendite

Lunedì il Consiglio decide sul trasferimento ai privati del pacchetto di minoranza Al vaglio dell’assise anche il conto consuntivo con un avanzo di 406mila euro

Il Comune di Salerno dà seguito a quanto previsto nel piano di razionalizzazione delle società partecipate approvato nel consiglio comunale del 13 aprile. Si dà il via, infatti, alla procedura di alienazione delle quote di minoranza di Salerno Energia distribuzione. Il provvedimento sarà all’esame della prossima assise che è stata fissata, dopo la riunione dei capigruppo tenutasi ieri mattina, per lunedì 22 giugno alle 9. Si prevede la vendita del 49 per cento delle azioni della società attraverso una procedura ad evidenza pubblica. Questo perché il piano di razionalizzazione stabilisce che nel capitale dell’azienda entri un partner industriale. Tuttavia il futuro acquirente non conferirà denaro ma patrimonio e reti gas, del valore equivalente alla quota minoritaria in vendita. In questo modo la società salernitana potrà ampliare la sua rete di distribuzione.

Ma nel prossimo Consiglio comunale non si discuterà soltanto di questo argomento. Nel corso dell’assise sarà messo all’approvazione il conto consuntivo (il termine ultimo era fissato al 30 giugno), documento finanziario che decreta che nel 2014 il Comune di Salerno ha chiuso con un avanzo di amministrazione di 406.055,66 euro destinato, quale somma vincolata, al fondo di svalutazione crediti. Inoltre, sono stati rispettati i vincoli previsti per il patto di stabilità interno. I dati principali del consuntivo che andrà al voto lunedì sono i seguenti: l’esercizio finanziario 2014 si è chiuso con un fondo cassa di 16.725.382,84 euro; si è fatto ricorso all’assunzione di mutui con la Cassa depositi e prestiti per il finanziamento dei debiti fuori bilancio per l’importo di 2.366.882,41 euro; è stata perfezionata la cessione della Centrale del latte con il versamento della somma di 12milioni 701mila euro; è proseguita da parte della Soget l’attività di contrasto all’evasione ed elusione dei tributi locali, con l’emissione e l’invio di ulteriori avvisi di accertamento nel mese di novembre e dicembre 2014; c’è stata un’ulteriore riduzione di trasferimenti erariali per oltre 7milioni di euro. Altri dati interessanti sono quelli relativi al gettito Imu, pari a circa 26milioni di euro, e a quello Tasi pari 13.846.382,42 euro. Per quanto riguarda la Tari, invece, l’incasso è stato di poco più di 40milioni di euro. Infine, per quanto riguarda i residui attivi, questi ammontano a 432milioni 205. 746 euro. Di contro i residui passivi sono, in totale, 448milioni 525mila e 83 euro.

Il documento consuntivo però non esaurirà la discussione di lunedì in Consiglio. Si dovranno anche riconoscere i debiti fuori bilancio (operazione obbligata all’approvazione del consuntivo) che, stavolta, ammontano a circa un milione e mezzo di euro e sono tutti relativi a sentenze esecutive. Un dato sicuramente inferiore a quello dell’anno scorso quando vennero approvati debiti per dodici milioni di euro. In programma poi altri due punti: l’approvazione del regolamento sui criteri di applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere nel caso di inottemperanza alle ordinanze dirigenziali di rimozione e demolizione di opere abusive e la modifica della denominazione e di una serie di articoli dello statuto della Fondazione Menna.

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