emergenza rifiuti
Il Comune alla ricerca di impianti di compostaggio
Oltre 5mila tonnellate di rifiuti da smaltire, il Comune cerca degli impianti di compostaggio. Aumenta la percentuale di raccolta differenziata ed aumenta anche la quantità di frazione umida organica...
Oltre 5mila tonnellate di rifiuti da smaltire, il Comune cerca degli impianti di compostaggio. Aumenta la percentuale di raccolta differenziata ed aumenta anche la quantità di frazione umida organica da smaltire sul territorio sarnese. L’ente municipale, pertanto, ha emanato gli atti consequenziali tesi a individuare un impianto di compostaggio o piattaforma autorizzata, mediante gara pubblica europea in conformità al progetto tecnico elaborato dal competente ufficio comunale e per la durata di mesi 24 a decorrere dalla consegna del servizio, al fine di conferire la frazione umida dei rifiuti.
L’impegno di spesa messo a disposizione dal Comune di Sarno per tale servizio è di un milione e 760mila euro, mentre il prezzo a base d’asta è di 160 euro per ogni tonnellata di rifiuti conferita. Si tratta, quindi, di un lieve aumento dei costi per lo smaltimento, stante il fatto che nell’anno 2017 il Comune di Sarno ha pagato mediamente circa 130 euro a tonnellata. Inoltre, al riguardo, si precisa che il quantitativo dei rifiuti oggetto del servizio è stimato in 5.000.000 di chilogrammi all’anno, suscettibili di incremento e di decremento in funzione dell’intensificazione della raccolta differenziata.
L’assessore al ciclo integrato dei rifiuti, Michele Ruggiero, ha spiegato: «Il prezzo per lo smaltimento della frazione umida è aumentato poiché in Campania gli impianti ormai sono saturi, e quindi molto spesso si è costretti a mandare i rifiuti fuori regione. Speriamo comunque che dalla gara di appalto (espletata dalla Centrale unica di committenza Sele-Picentini), non venga superato il prezzo messo a base d’asta. La quantità di umido è invece aumentata grazie agli straordinari risultata della raccolta differenziata in città».
Danilo Ruggiero
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’impegno di spesa messo a disposizione dal Comune di Sarno per tale servizio è di un milione e 760mila euro, mentre il prezzo a base d’asta è di 160 euro per ogni tonnellata di rifiuti conferita. Si tratta, quindi, di un lieve aumento dei costi per lo smaltimento, stante il fatto che nell’anno 2017 il Comune di Sarno ha pagato mediamente circa 130 euro a tonnellata. Inoltre, al riguardo, si precisa che il quantitativo dei rifiuti oggetto del servizio è stimato in 5.000.000 di chilogrammi all’anno, suscettibili di incremento e di decremento in funzione dell’intensificazione della raccolta differenziata.
L’assessore al ciclo integrato dei rifiuti, Michele Ruggiero, ha spiegato: «Il prezzo per lo smaltimento della frazione umida è aumentato poiché in Campania gli impianti ormai sono saturi, e quindi molto spesso si è costretti a mandare i rifiuti fuori regione. Speriamo comunque che dalla gara di appalto (espletata dalla Centrale unica di committenza Sele-Picentini), non venga superato il prezzo messo a base d’asta. La quantità di umido è invece aumentata grazie agli straordinari risultata della raccolta differenziata in città».
Danilo Ruggiero
©RIPRODUZIONE RISERVATA