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Il Comune adotta la tassa di soggiorno

MINORI. Anche Minori si accoda all’ampio numero delle città che hanno scelto di far entrare in funzione la tassa di soggiorno. In controtendenza rispetto ad Amalfi, dove si è deciso di non...

MINORI. Anche Minori si accoda all’ampio numero delle città che hanno scelto di far entrare in funzione la tassa di soggiorno.

In controtendenza rispetto ad Amalfi, dove si è deciso di non applicarla, Minori sceglie la via del ticket per i turisti, per non aumentare la tassazione per i residenti. Così l’imposta per i vacanzieri che scelgono di trascorrere le loro ferie nella cittadina della Costiera andrà in vigore al primo ottobre prossimo e sarà corrisposta dagli ospiti delle strutture ricettive per i primi 5 giorni di soggiorno e nei soli periodi di alta stagione turistica. E il balzello sarà differenziato rispetto alla tipologia e alla qualità delle strutture ricettive. «La tassa di soggiorno – evidenzia sindaco Andrea Reale - com’è stata configurata, non è soltanto un’imposta necessaria ma anche giusta. Le tariffe saranno di 1,50 euro per gli hotel a 4 o 5 stelle, di 1 euro per alberghi con meno di quattro stelle, di 0,50 euro per gli esercizi extralberghieri».

«Contrariamente a qualsiasi valutazione superficiale – aggiunge - l’imposta di soggiorno contribuirà a rafforzare le potenzialità turistiche della cittadina e ad incrementarne le possibilità di lavoro e di reddito, in funzione di una più piena equità sociale». A detta di Reale, infatti, il contributo chiesto ai turisti è «necessario perché i tagli ai trasferimenti statali hanno raggiunto ormai livelli tali da impedire la continuità quantitativa e qualitativa dei servizi erogati».

«E, inoltre, è giusto – conclude - in quanto permette di non aumentare la tassazione a carico dei residenti, e perché è modulato in maniera progressiva, con una minore incidenza verso i contribuenti meno forti economicamente».

Gaetano de Stefano

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