Il compost dei salernitani per risanare tre discariche

Ben 400 tonnellate saranno utilizzate nei siti di Marcianise, Giugliano e Afragola Saranno piantati pioppi che serviranno ad estrarre piombo e ad assorbire cromo

Per la prima volta il compost prodotto dai rifiuti solidi urbani contribuirà a risanare una delle zone di più martoriate della Campania. Il compost dell'impianto di Salerno verrà utilizzato per bonificare alcune ex discariche della Terra dei Fuochi, attraverso la piantumazione di alberi. Dopo l’annuncio di qualche mese fa, il progetto Life-Ecoremed, finanziato dall’Unione Europea e promosso dall’assessorato regionale all’Agricoltura in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli e l’Arpac, è ormai entrato nel vivo. Nei giorni scorsi è stato completato il ritiro e il trasporto di 400 tonnellate di compost dall’impianto salernitano nei siti di Marcianise, San Giuseppello a Giugliano e, a partire dal prossimo aprile, anche nell’ex discarica Scafatella di Afragola.

Il materiale, ricavato dai rifiuti differenziati prodotti dai salernitani servirà per rigenerare questi terreni dove, negli anni dell’emergenza rifiuti, sono stati buttati, seppelliti e tombati tonnellate e tonnellate di spazzatura e materiale tossico. Servirà, in particolare, per piantare pioppi che simboleggeranno la rinascita di quelle aree che finora hanno rappresentato solo uno scempio ed un pericolo per la salute dell’uomo. «Questa iniziativa – ha spiegato l’assessore comunale all’Ambiente, Gerardo Calabrese – ha una valenza simbolica, perché dimostra come con il prodotto di una corretta raccolta differenziata si possa contribuire a risanare gli scempi ambientali».

Il compost è stato fornito gratuitamente, così come accade già da tempo con gli agricoltori che lo ritirano periodicamente per concimare i terreni della Piana del Sele e dell'Agro nocerino-sarnese ed ora servirà per dare nuova vita ad oltre sette ettari di terreni. A Marcianise, nel sito della Ecobat – 3,5 ettari di suolo industriale pesantemente contaminato da piombo, con valori superiori alle soglie di rischio e completamente polverizzato e compattato – il compost servirà a risanare la struttura e la porosità del terreno, ridurre il rischio di sollevamento di polveri contaminate e ad aiutare le piante a crescere meglio ed ad estrarre più piombo. Nella discarica di San Giuseppiello a Giugliano, un suolo potenzialmente contaminato da cromo, zinco e idrocarburi, il compost prodotto dai rifiuti urbani servirà a verificare il rischio di assorbimento del cromo da parte delle piante, stimolare i microbi del terreno e consentirà di biodegradare più velocemente gli idrocarburi. In questi due siti verranno utilizzate 280 tonnellate di compost. Il restante, circa 180 tonnellate, sarà utilizzato sui quattro ettari della discarica di Scafatella ad Afragola. Nell’ambito della collaborazione tra il progetto Ecoremed e l’amministrazione comunale di Salerno, i promotori del progetti conferiranno i residui dei tagli dei pioppi che verranno utilizzati come materiale strutturante per la produzione di nuovo compost, creando così un circolo virtuoso. Non è la prima volta che sulla scrivania dell’assessorato all'Ambiente arrivano richieste di collaborazione per progetti di bonifica di discariche o suoli contaminati a dimostrazione dell’elevata qualità del prodotto che quotidianamente esce dall’impianto nella zona industriale della città, il primo ad essere costruito in Campania. (m.a.c.)

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