Il comitato “Salute e vita” confida nella Cassazione

Forte: «Contraddizioni nella decisione del Riesame che ha dissequestrato le Pisano L’Arpac non ci ha fornito i dati sulle vasche di decantazione, li denunceremo»

«Questo Riesame ha troppe contraddizioni. Confidiamo nel ricorso della Procura in Cassazione. Noi non ci fermeremo qui e rilanceremo con nuove iniziative». Il comitato “Salute e vita” ritorna all’attacco delle Fonderie Pisano col suo portavoce, Lorenzo Forte che ieri mattina ha annunciato nuove iniziative e illustrato i punti in disaccordo con il provvedimento del Riesame che ha cancellato il sequestro preventivo della fabbrica chiesto dalla Procura lo scorso 24 giugno. «Non ci sentiamo degli sconfitti – ha detto Forte – La Procura ha deciso di ricorrere alla Cassazione e noi confidiamo nella magistratura. Il 28 gennaioi cittadini scenderanno in piazza, a Fratte, e procederanno in corteo fino ai cancelli delle Fonderie per dimostrare ai giudici della sezione del Riesame che la nostra intolleranza ai fumi e agli odori non è soggettiva. C’è ancora un processo da svolgere e nulla è ancora deciso. Le fonderie devono chiudere».

Non ce n’è solo per lo stabilimento di via dei Greci. «Depositeremo una denuncia contro l’Arpac di Salerno che, ancora una volta, si è macchiata di omissione di atti d’ufficio – annuncia Forte – Abbiamo scritto al direttore Antonio De Sio lo scorso 10 novembre per avere copia dei verbali sui controlli nelle vasche di decantazione delle Pisano, ma non abbiamo mai avuto risposta. È un reato penale e per tanto va denunciato». Provocazioni anche per il presidente ed il vicepresidente della Regione e per il sindaco di Salerno, invitati a vivere nei pressi delle Fonderie per saggiare le molestie dello stabilimento: «Daremo a Vincenzo De Luca, Fulvio Bonavitacola ed Enzo Napoli la casa più bella, quella più ricca, nei pressi delle fonderie - continua Forte - Venissero a viverci per 48 ore, così da poter provare sulla loro pelle e coi loro nasi quello che quotidianamente prova un cittadino. Venissero, e vedremo se poi il giudici e i politici diranno ancora che si tratta di intolleranze soggettive».

Forte ne ha anche per Asl e Parco urbano dell’Irno, che entro il prossimo 27 dicembre saranno tenuti a dare un nuovo parere sulle fonderie nell’ambito del progetto di revamping dell’Autorizzazione integrata ambientale, e si scaglia anche contro Arturo Sessa, segretario generale della Cgil Salerno ed il consigliere comunale Antonio Cammarota: «Il sindacato faccia il sindacato e tuteli i lavoratori. Sessa si è svegliato tutto d’un tratto ambientalista, accusando le Cotoniere di creare inquinamento e di non focalizzare l'attenzione sulle Fonderie. Ci chiediamo dov’eramo Sessa e la sua Cgil quando per tutto il 2015 vi sono stati 50 sforamenti dei limiti di polveri sottili in quell'area. A Cammarota invece vorrei dire che dovrebbe vergognarsi e smetterla di strumentalizzare il comitato. Se c’è uno che fa politica, camuffandosi da associazione, è lui».

Emilio D’Arco

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