Il cimitero di Pagani versa nel degrado

Manca la manutenzione e le erbacce spesso coprono le tombe. La protesta dei visitatori contro l’amministrazione

PAGANI. Ancora situazioni di degrado al cimitero di Pagani, nuovamente al centro dell’attenzione a causa del totale stato di incuria in cui versa da ormai diversi mesi.

Nicchie, tombe, ossari e cappelle vengono ripetutamente ricoperti da cumuli di erbacce e terreno che provocano, in alcuni casi, gravi dislivelli alle basi di alcune sepolture.

Le stradine che collegano le varie aree sono invase dall’acqua, un fattore che avrà inciso probabilmente sul dissesto degli stessi tragitti e dei marciapiedi, provocando non pochi problemi di transito agli utenti recatisi nella struttura per rendere omaggio ai propri defunti. La statua al centro di “Piazza della Pietà” è sbarrata da una transenna della Polizia Municipale.

Lungo “Campo San Francesco d’Assisi”, da un lato il terreno risulta incolto, dall’altro è ricco di alti strati d’erba che coprono decine di dimore funebri. Un’enorme pozzanghera d’acqua, visibilmente in stato di putrefazione, limita il passaggio dei visitatori presso “Viale S.A lfonso Maria de’ Liguori”, mentre alcune nicchie presenti presso viale Costantino Astarita e viale Cesare Sportelli sono concentrate dietro angoli angusti con ai piedi piante rinfoltite. Tuttavia, i livelli più alti di degrado sono stati riscontrati in due aree in particolare: davanti al campo “Santi Angeli Custodi”, dove un solo loculo (privo di nome) risulta completamente circondato e avvolto da piante erbacea incolori e più alte di una lapide; e vicino campo “S. Chiara”, dove sono situati due container stracolmi di rifiuti (probabilmente non associabili a una sola giornata di rimozione), affiancati da ingenti quantità di materiale edile mai rimossi dagli addetti ai lavori.

Infine, pochi giorni fa, è arrivata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso: all’interno di una cappella sono stati ritrovati non solo fiori andati a male sparsi in giro per la sala ma anche numerose tracce di escrementi.

Un episodio spiacevole che ha provocato le immediate proteste dei visitatori, molti dei quali, hanno immortalato la scena con i propri smartphone e segnalato il tutto sui social network. Una situazione generale, quella del cimitero di Pagani, che mette in ginocchio sia i suoi dipendenti (a quanto pare sprovvisti delle risorse principali) sia i fiorai che gestiscono le loro attività lungo la strada che porta alle porte del sepolcreto.

Pasquale De Prisco

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