Il chiaroscuro di Caravaggio sul palco di Villa Rufolo

Domani sera la compagnia “Teatri 35” ricostruisce alcuni capolavori del maestro accompagnata dall’orchestra Scarlatti

Luci e ombre, contrasti nella pittura così come nella musica. Al Ravello Festival i due elementi saranno combinati insieme nello spettacolo “Tableaux vivants: Caravaggio e i Caravaggeschi” sul belvedere di Villa Rufolo domani alle 21.30. Gli attori della compagnia teatrale di Napoli “Teatri 35” ricostruiranno con il loro corpo e costumi di scena alcuni capolavori di Caravaggio e di alcuni pittori che hanno seguito la sua impronta artistica. Ben 18 raffigurazioni accompagnate dalla musica della Nuova Orchestra Scarlatti. «Nella performance lo spettatore si trova immerso in tre elementi diversi: la musica, la teatralità e la luce. Il filo conduttore è il suono segue i movimenti degli attori e gli spostamenti del chiaroscuro», spiega il clarinettista dell'Orchestra Scarlatti Gaetano Russo.

La realizzazione dello spettacolo è cominciata due anni fa quando i tre artisti della compagnia teatrale - che già allora portavano in scena questa esibizione con musica registrata - hanno deciso di affiancarsi a un’orchestra dal vivo. Per l'esibizione al Ravello Festival, l'Orchestra e la compagnia teatrale hanno deciso di aggiungere la messa in scena di quattro nuovi quadri e nuove partiture come l’omaggio a Gesualdo da Venosa con un madrigale rielaborato in un’originale versione strumentale che introduce due brani tratti dal Monumentum pro Gesualdo ad CD annum composto da Stravinskij nel 1960.