«Il centro trapianti è salvo ma il boicottaggio è grave»

Il direttore del Ruggi: «Bloccati dalla Regione fondi per pagare i dipendenti» Slitta l’applicazione della circolare che impone una stretta sugli straordinari

«Non ci sarà nessun blocco del centro trapianti del Ruggi»: il direttore generale dell’ospedale, Vincenzo Viggiani, è categorico. La struttura fiore all’occhiello del Ruggi non rischia di fermarsi dopo che sabato gli infermieri e gli assistenti socio sanitari impegnati stabilmente nei trapianti, avevano minacciato di non partecipare alla seduta operatoria programmata per domenica. C’era stato, infatti, un allerta per un possibile trapianto di due reni espiantati a Caserta. E’ chiaro sul punto Viggiani: «Chi blocca un’attività se ne assume la responsabilità, ma ci sono attività che non si boicottano». Alla fine il trapianto non c’è stato, «perché il donatore non era idoneo». Ma resta la questione di fondo che ha fatto nascere il caso, cioè il mancato versamento di somme arretrate all'equipe formata da otto infermieri guidati da una coordinatrice caposala, e da cinque operatori socio sanitari. Attendono di essere pagati dal 2012 e per questo motivo come avevano ampiamente annunciato in diverse lettere, non intendono più lavorare al centro trapianti.

Ieri il manager Viggiani ha incontrato gli esponenti di Cgil e Uil che hanno seguito da vicino il caso. Oggi vedrà una delegazione di lavoratori. Ma la sua posizione è chiara: «I soldi arretrati vanno presi dal fondo per l’incentivazione rispetto ai quali l’ospedale non ha alcuna responsabilità - spiega Viggiani - Sono soldi assegnati nel 2012 dalla Regione ma non ancora accreditati». Quanto alla questione degli straordinari del personale, per la cui regolamentazione è stato emanato un nuovo dispositivo che doveva entrare in vigore ieri, bisognerà attendere ancora. Si aspetta l’elezione per il rinnovo delle rsu, le rappresentanze sindacali interne, e poi potrà iniziare un confronto da cui scaturirà la riorganizzazione del sistema. Anche con i caposala il confronto dovrà ripartire dopo che il personale ha chiesto un incontro con il direttore sanitario dell’azienda ospedaliera.

La questione degli straordinari è strettamente legata alla possibilità di assunzioni che in Campania sono bloccate. «Aspettiamo le decisioni dei ministeri di Sanità ed Economia» precisa Viggiani che nei giorni scorsi ha incontrato il subcommissario regionale alla Sanità Ettore Cinque.

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